Tra le parole che ci piacerebbe fossero rimesse a lemma nei vocabolari dell'uso segnaliamo il verbo baturlare, che indica il rumore del tuono lontano. Si veda anche questo collegamento.
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Da "Domande e risposte" del vocabolario Treccani in linea:
Da "Domande e risposte" del vocabolario Treccani in linea:
È corretto dire "punti chiavi"? Io sono sempre stato convinto che la forma corretta fosse "punti chiave". Per esempio: "in quell'articolo vengono riassunti i punti chiave del programma di governo".
Non è corretto dire punti chiavi. Il
plurale di questo composto è punti chiave. Punto chiave appartiene
alla categoria di composti nome + nome in cui l'elemento che sta in seconda
posizione determina il termine iniziale, funzionando in sostanza come un
aggettivo (altri composti appartenenti alla stessa categoria: discorso
fiume, legge delega, palla gol, pesce
spada). Questo tipo di composti di norma forma il plurale flettendo
il primo elemento (punto > punti) e non il secondo, che resta
invariato (chiave = chiave). Rare le eccezioni, come, per esempio,
pesca noce > pesche noci.
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A nostro modesto avviso la risposta non è molto chiara: se il termine che sta in seconda posizione "funziona come un aggettivo" dovrebbe essere dello stesso numero del termine iniziale (plurale). È piú chiara, forse, questa "regola" di Aldo Gabrielli:
Se i sostantivi sono dello stesso genere (entrambi maschili o entrambi femminili) modificano nel plurale solo la desinenza finale: arcobaleno, arcobaleni; cartapecora, cartapecore; pescecane, pescecani; melograno, melograni; madreperla, madreperle; cassapanca, cassapanche; toporagno, toporagni.Se invece i due sostantivi sono di genere diverso variano nel plurale solo il primo elemento: grillotalpa, grillitalpa; pescespada, pescispada; pescesega, pescisega; pesceluna, pesciluna. Eccezioni stabilizzate: boccaporto fa boccaporti, banconota fa banconote, ferrovia fa ferrovie.
Punto chiave, quindi, essendo composto di due sostantivi di genere diverso prenderà la desinenza del plurale solo il primo elemento (punti chiave).
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A nostro modesto avviso la risposta non è molto chiara: se il termine che sta in seconda posizione "funziona come un aggettivo" dovrebbe essere dello stesso numero del termine iniziale (plurale). È piú chiara, forse, questa "regola" di Aldo Gabrielli:
Se i sostantivi sono dello stesso genere (entrambi maschili o entrambi femminili) modificano nel plurale solo la desinenza finale: arcobaleno, arcobaleni; cartapecora, cartapecore; pescecane, pescecani; melograno, melograni; madreperla, madreperle; cassapanca, cassapanche; toporagno, toporagni.Se invece i due sostantivi sono di genere diverso variano nel plurale solo il primo elemento: grillotalpa, grillitalpa; pescespada, pescispada; pescesega, pescisega; pesceluna, pesciluna. Eccezioni stabilizzate: boccaporto fa boccaporti, banconota fa banconote, ferrovia fa ferrovie.
Punto chiave, quindi, essendo composto di due sostantivi di genere diverso prenderà la desinenza del plurale solo il primo elemento (punti chiave).
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