di
Salvatore Claudio Sgroi
1. Dilemma
televisivo: esiste o non esiste?
Paolo
Mieli nel corso della sua trasmissione in RAI-3 del 31 ottobre 13h50
“Passato e Presente”, ha usato il verbo “secessionare” subito
scusandosi del termine sfuggitogli in quanto “non esiste[rebbe]”.
Il
fatto che il termine sia stato da lui pronunciato è invero la prova
che invece esiste. C’è piuttosto da chiedersi: a)
quale regola della sua grammatica inconscia lo abbia generato, b)
come mai il SuperEgo linguistico glielo abbia censurato, e c)
se tale lessema sia puramente idiolettale o non molto usato.
1.1. La
regola della derivazione dei verbi denominali
In
italiano, come indica chiaramente il manuale istituzionale su La
formazione delle parole in italiano
di Maria Grossmann – Franz Rainer (2004), nella nostra lingua è
possibile secondo un procedimento molto produttivo formare verbi a
partire da sostantivi (pp. 534-46), tra cui “nomi non-animati e
“non-concreti”, ess. impressione
> impressionare, ossessione > ossessionare,
idea
> ideare
(p. 543), e quindi
secessione > secessionare
‘fare una secessione’.
L’es.
ossessionare
è
solo un denominale non molto diffuso, tanto da essere ignorato nel
GRADIT
di Tullio De Mauro (20072,
8 voll.), pur ricco di ben 260.709 lemmi, ma criticato da un
illuminato neopurista come Franco
Fochi,
che nella sua Lingua
in rivoluzione (Feltrinelli
1966, p. 122) lo denuncia con una “filza” di “mostri”
neologici quali “ricezionare,
secessionare,
sensazionare,
sessionare”,
ecc.
2. Secessionare,
secessionato
in “Google Libri Ricerca Avanzata”
Una
scorsa in “Google Libri Ricerca Avanzata” delle forme
secessionare
e
secessionato
(per limitarci solo a queste due, il lettore paziente cercherà altre
forme), consente di accertare una certa vitalità del lessema come
verbo transitivo, pronominale e intransitivo, in uso peraltro presso
storici-giornalisti come Indro Montanelli, per es.:
(1)
Indro
Montanelli
1959:
“Nelle fila del Generale c’erano degli uomini come Medici, Bixio
e Bertani che, pur avendo secessionato
da Mazzini, avevano in lui le proprie radici ideologiche e con lui
avevano sempre mantenuto contatti” (Storia
d'Italia: L'unità d'Italia,
p. 583 = L'Italia
del Risorgimento - 1831-1861,
Rizzoli 2013 = L’Italia
Unita, Rizzoli 2015).
(2)
Indro
Montanelli
1959:
“secessionato
dal partito, redassero un proclama di adesione al governo e alla
riforma elettorale che venne sottoscritto anche da molti dignitari
della Corte Pontificia” (L'Italia
in camicia nera (1919-3 gennaio 1925),
Rizzoli, p. 217).
(3)
Indro
Montanelli
1978:
“[…] secessionato
anche dalla Confederazione del Lavoro per costi- tuire l'USI, cioè
una Unione Sindacale Italiana indipendente dal partito” (La
fine del regime liberale,
Rizzoli, p. 50).
(4)
Indro
Montanelli,
Mario
Cervi
2013:
“Gli elementi di origine socialista, sindacalista, anarchica e
repubblicana […] ne avevano già secessionato”
(L'Italia
in camicia nera - 1919-3 settembre 1925,
Rizzoli)
2.1.Secessionare
v. tr.
Usi
del transitivo secessionare
sono documentati da ess. quali:
(5)
Giovanni
Amadori-Virgilj 1908:
“l’opposizione tenta di approfittarne per far secessionare
la parte moderata
(Gudew e Stanciow) del partito stambulovista e coalizzarla col
partito di Danew” (La
questione rumeliota (Macedonia, Vecchia Serbia, Albania, Epiro) e la
politica italiana,
N. Garofalo).
(6)
Romain
Rainero 1983:
“Eloquente, si è servito dell’eloquenza per secessionare
gli stati, per
patrocinare i diritti ignobili dei piantatori, per dare un carattere
patriottico alla sollevazione degli schiavisti” (Paolo
Valera e l'opposizione democratica all'impresa di Tripoli,
Roma, “L’Erma”, p. 106).
2.2. Secessionare
v. tr. e secessionarsi
v. pron.
Un
es. con l’infinito transitivo e pronominale è quello di
(7) Umberto
Sulpasso 2016:
“Il
rifiuto dell’Italia di secessionare
la Padania, che si
aggiunge al rifiuto di secessionare
l'Alto Adige e si
aggiunge al rifiuto della Sicilia di secessionarsi
dall'Italia ha spinto il ministro Fabius a eliminare l'Italia dal G5”
(Il principe senza
terra Andrea A. e altre metafore,
Guaraldi, p. 176).
2.3.
Secessionare
v.
intr.
Più
numerosi invece gli ess. del verbo intr., oltre quelli su ricordati
di Indro Montanelli, cfr.:
con
la contemporanea presenza di secessionare
e
l’equivalente fare
secessione:
(8)
Giuseppe Lupis 1943:
“[…] secessionare,
e mantenere una e salda la Confederazione, così domani la Società
delle Nazioni potrà punire con le sanzioni economiche e militari
quello stato che farà
secessione
o che si ribellerà all'ordine del disarmo generale”.(“Il Mondo
Mensile”, p. 17).
E
poi:
(9) Filippo
Turati
1923-1925:
“hanno tutto l’interesse a lasciar credere che avemmo torto di
secessionare
e che nell'Aula c'è una certa libertà di discussione” (Carteggio:
1923-1925, Einaudi
1977, p. 712).
(10)
1936: “Il diritto a
secessionare
dall'impero?” (“Nazione
militare rivista di cultura militare”, p. 330).
(11) Renato
Bova Scoppa
1949:
“[…] secessionato
[…]”
(Colloqui
con due dittatori,
p. 119).
(12) Giulio
Confalonieri 1953:
“[…] impediscono alle forme operistiche di secessionare
francamente dalle leggi unitarie della musica” (Guida
alla musica, Casa
Editrice Academia, vol. 2, p. 79).
(13)
Ezio
Bacino
1957:
“hanno minacciato di secessionare
dalla Repubblica di California (non so se anche dalla Unione ... ) e
di erigersi in repubblica autonoma della Penisola di Monterey”
(America
Bifronte,
Vallecchi, p. 277).
(15) 1965:
“[…] secessionato
dalla banda di Boves” (Italia
drammatica.
Il regno del sud,
Della Volpe,
p. 61).
(16) Lucio
Troiani,
Eralda
Noè,
Cesare
Letta
1979:
“secessionato:
i patrizi temono che si muova contro Roma […] plebei che hanno
secessionato”
(Ricerche di
storiografia greca di età romana,
Giardini, p. 65).
(17) Angelo
Oliviero Olivetti, Francesco Perfetti 1984:
“non intendono secessionare
affatto” (Dal
sindacalismo rivoluzionario al corporativismo,
Bonacci, p. 82).
(18) Enrico
Decleva
1985:
“tu sai perfettamente il perché io non intenda secessionare
in questo momento, e sai che non è per opportunismo” (Etica
del lavoro, socialismo, cultura popolare: Augusto,
FrancoAngeli, p. 131).
(19) 1986:
“[…] nazione potrebbe più secessionare
o rivoltarsi” (Uomo
libero, p. 45).
(20) Graziella
Ballanti
1995:
“Ci
si spostava per raggiungere una Scuola, per trasferirsi da Scuola a
Scuola, per secessionare
da una Scuola o per
fondare una Scuola” (Pietro
Abelardo: la rinascita scolastica del XII secolo,
La Nuova Italia, p. 76).
(21) Tommaso
Labranca 1998:
“secessionato
e atomizzato
fino all'individuo e alle sue esperienze private” (Chaltron
Hescon, Einaudi, p.
61).
(22) Sergio
Piane, Ippolito
Spadafora·2006:
“La prima loggia a·secessionare
il 18 Marzo 1862 era
la Dante Alighieri di Torino, loggia voluta e ispirata
da Francesco Crispi di orientamento democratico” (La
massoneria a Pisa: dalle origini ai primi del Novecento,
Bastogi, p. 105).
(23)
Pierluigi
Fagan
2017:
“l’Abcasia
e l’Ossezia del Sud hanno secessionato
dalla Georgia ma sono state riconosciute solo dai russi e dai loro
satelliti” (Verso
un mondo multipolare. Il gioco dei giochi nell'era Trump,
Fazi editore, e-book).
Sommario
1. Dilemma
televisivo: esiste o non esiste?
1.1.
La regola della derivazione dei verbi denominali
2. Secessionare,
secessionato
in “Google Libri Ricerca Avanzata”
2.1.
Secessionare
v.tr.
2.2.
Secessionare
v. tr. e secessionarsi
v. pron.
2.3.
Secessionare
v.
intr.
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