di Alfio Lanaia
1. Evento audiovisivo
Ascoltando un video di una insegnante e yutuber cinese, Kina (ovvero Bian Qian) che vive in Italia e parla l’italiano, siamo stati attratti da una parola, anemocratico, che non avevamo mai sentito prima. Presi dalla curiosità, abbiamo riascoltato tutto il video (Chi è il politologo cinese che ha umiliato l'ufficiale israeliano?, pubblicato il 22 settembre 2025), di cui trascriviamo il seguente brano:
«Ora in questo momento, secondo Yan Xuetong, il mondo non è dominato né da una tirannia e neppure da un egemone a doppio standard, ma dal primo mandato di Donald Trump in poi il mondo è caratterizzato da una leadership anemocratica, dal greco anemos, quindi letteralmente una ‘leadership guidata dal vento’. Una anemocrazia si comporta in modo ondivago: bullizza gli Stati più deboli ma cede di fronte a quelli più forti, in un ordine internazionale dominato, quindi, da prepotenze e codardia».
I lessici italiani e la fonte di Kina
Volendo saperne di più, iniziamo una breve ricerca su alcuni dizionari cartacei (De Mauro 2000, Zingarelli 2023, Devoto-Oli 2010, Battaglia 1961-2002 – Suppl. 2004 e 2009) e su quelli on-line (Treccani.it). Poiché le due parole non sono registrate in nessuno di loro, si può ipotizzare che siano dei prestiti dall’inglese e che la youtuber li abbia ricavati dal libro del citato politologo Yan Xuetong, Leadership and the Rise of Great Powers. Princeton, NJ: Princeton - University Press, 2019. Non avendo a disposizione il libro, ci affidiamo a una recensione, sempre in inglese, di un politologo indiano, Rajesh Rajagopalan (India Quarterly 75(3) 405–421, 2019 © 2019 Indian Council of World Affairs (ICWA)), da cui estraiamo:
«Yan suggests 4 types of international leadership: humane leadership, hegemony, anemocracy, and tyranny. […] Anemocratic states bully weaker states but kowtow to stronger ones; […]» (‘gli Stati anemocratici bullizzano gli Stati più deboli ma si inchinano di fronte a quelli più forti’).
La nostra brava Kina ha replicato dunque per noi italiani le due parole inglesi, il nome anemocrazia (< anemocracy) e l’agg. anemocratico (< anemocratic).
I lessici inglesi e angloamericani
Non essendo presenti le due parole nella moderna lessicografia scolastica, ci affidiamo all’Oxford English Dictionary (OED) on-line che registra il nome anemocracy ma non l’agg. anemocratic, dandoci tuttavia una preziosa informazione sulla data e sull’opera di prima attestazione («from 1808, in the writing of ‘P. Plymley’»). Molto più ricco di informazioni è il sito <alphaDictionary.com> s.v. anemocracy. Oltre alla sillabazione e alla pronuncia, [æ-ni-mahk-rê-si ], la scheda lessicale riporta a) il significato «(Rare) A government as changeable as the wind, as if blown by the wind»; b) delle «Notes» che contengono dei derivati (l’agg. anemocratic e l’avv. anemocratically); c) degli esempi d’uso, «in Play», p.e. Since 1945 Italy has been an anemocracy with 66 different governments, e, infine, d) la storia della parola («Word History»), della quale si dice che «was created from the English combining forms anemo-, copied from a Greek compound noun, consisting of anemos "wind" + -cracy, adapted from Greek -kratia "government"», ecc.
Fra i dizionari ottocenteschi, il nome anemocracy ‘A government by the wind’ è registrato nel The Century Dictionary, New York 1889, un dizionario enciclopedico della lingua inglese in 6 voll., curato da William Dwight Whitney; un altro dizionario enciclopedico bilingue (Muret, Encyclopaedic English-German and German-English Dictionary, Berlino-New York 1891) registra «anemocracy Winderschaft».
L’attestazione più antica di anemocracy
Come ci informa l’OED, l’attestazione più antica del grecismo inglese risale al 1808 e si trova in una raccolta di lettere al fratello (Letters on the subject of the Catholics, to my brother Abraham, who lives in the country) di Peter Plymley: «Such is the miserable, and precarious state of an anemocracy, of a people who put their trust in hurricanes, and are governed by wind» (VII, p. 53.) ‘Tale è lo stato miserabile e precario di un’anemocrazia, di un popolo che ripone la propria fiducia negli uragani ed è governato dal vento’ (mia traduzione; cito dall’edizione di Baltimora 1809).
Le opere non lessicografiche otto-novecentesche che usano anemocracy utilizzano tutti la lettera di Plymley, citando lo stesso passo.
Il prestito inglese in altre lingue
Nel primo vol. (p. 449) della Vivat's Geïllustreerde Encyclopedie (11 voll., Amsterdam, 1899–1908) viene registrato il prestito in olandese anemocratie glossato come «Windregeering - wanbestuur» (‘governo del vento – cattiva amministrazione’).
Non abbiamo trovato il prestito inglese in altre lingue, se non nel fr. Anémocratie, titolo di un romanzo fantasy (2020) di Vincent Gaufreteau.
Usi di anemocratic
L’agg. anemocratic ha riscontri solo recenti, non è ancora registrato nei lessici, tranne <alphaDictionary.com>, ed è associato al nome leadership. L’espressione anemocratic leadership si può considerare sinonimo di anemocracy e viene usata in ambito geopolitico, per esempio da Mario Telò (Multilateralism Past, Present and Future. A European Perspective, New York 2023) che riprende, tuttavia, l’opera di Yan Xuetong.
Un uso del tutto diverso di anemocratic si può invece ravvisare in una pagina del sito «Libertyprim.com» dedicata al rabarbaro. Leggiamo, infatti, che «The release of the seeds is anemocratic, that is, it is guaranteed by the wind» ‘il rilascio dei semi [del rabarbaro] è anemocratico, cioè, è garantito dal vento.
sp. Especies anemócoras = ingl. anemocratic species
Interessante è, infine, la traduzione in inglese del tecnicismo sp. especies anemócoras ‘specie che disseminano i semi con l’azione del vento’ con l’ingl. anemocratic species (Victor Valenzuela Polo, Régimen de viento, variaciones por el cambio climático y relación con dispersión de propágulo, tesi discussa all’Università di Jaén nel 2020).
Conclusioni
Le voci di cui ci siamo occupati, prestiti angloamericani di voci specialistiche di ambito geopolitico, non ancora registrati dai lessici, e per la verità non molto diffusi ancora, rappresentano un buon esempio delle relazioni interlinguistiche e delle modalità in cui avviene il prestito da una lingua modello a una lingua replica. La voce inglese, coniata in Inghilterra all’inizio dell’Ottocento, prob. dal rev. Pymley, per descrivere l’incapacità del governo inglese di prendere le difese dell’Irlanda di fronte al pericolo di un’invasione francese, facendo affidamento solo sui venti, varcò i confini dell’isola e si trasferì negli USA. Di recente essa è stata ripresa in ambito universitario ed è giunta anche in Italia secondo la trafila che abbiamo descritto. La particolarità, se di questo si può parlare, consiste nel fatto che il canale non è costituito dagli inviati dei telegiornali, ma da una youtuber italocinese in grando di connettere tra loro lingue, culture e geopolitica. Trattandosi, infine, di voci che l’ingl. attinge dal greco, crediamo che non sarà difficile che queste si possano diffondere in italiano.
Sommario
Evento audiovisivo
I lessici italiani e la fonte di Kina
I lessici inglesi e angloamericani
L’attestazione più antica di anemocracy
Il prestito inglese in altre lingue
Usi di anemocratic
sp. Especies anemócoras = ingl. anemocratic species
Conclusioni

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