mercoledì 13 agosto 2025

Cosiddetto e virgolette: quando la lingua inciampa in sé stessa

 

La nostra lingua è bella e ricca di sfumature, ma anche di trappole stilistiche. Una delle più insidiose riguarda l’uso dell’aggettivo cosiddetto (o così detto) accanto a virgolette o corsivo. È un errore diffusissimo, soprattutto nel giornalismo, dove si leggono frasi come: i cosiddetti “furbetti del cartellino” oppure le cosiddette “zone rosse”. Queste costruzioni, sebbene frequenti, sono errate. Vediamo perché.

Il lemma cosiddetto significa letteralmente “detto così”, cioè chiamato in quel modo. Serve a marcare una distanza fra il termine usato e la sua piena accettazione da parte di chi scrive o parla. È una forma di presa di posizione, spesso ironica o critica. Quando si scrive i cosiddetti esperti non hanno previsto nulla oppure il cosiddetto miracolo economico si è rivelato una montatura, si sta già segnalando che quel vocabolo è usato con riserva, con una certa dose di scetticismo o ironia. In questi casi, cosiddetto svolge già la funzione di distinzione o messa in dubbio. Non c’è bisogno di aggiungere virgolette o corsivo: sarebbe ridondante (se non errato).

Le virgolette (o il corsivo) servono anch’esse a distinguere un termine, a segnalare che è usato in modo non letterale, ironico, o come citazione. Ma se si adopera cosiddetto, questa funzione è già assolta. Mettere anche le virgolette è come dire la stessa cosa due volte. Scrivere i cosiddetti “esperti” è un errore stilistico: è come indossare due cappelli per dire che si è originali. Basta uno, scelto con criterio.

La “regola pratica” è semplice: se si usa cosiddetto, non sono necessarie le virgolette (o corsivo). Se si vogliono adoperare le virgolette (o il corsivo) si deve omettere cosiddetto. Quindi è sbagliato scrivere i cosiddetti “assenteisti”, mentre è corretto scrivere i cosiddetti assenteisti oppure gli “assenteisti” (senza cosiddetti). Entrambe le costruzioni sono valide, dunque, ma trasmettono sfumature diverse. La prima è più neutra, la seconda più ironica.

Si immagini un articolo su un gruppo di dipendenti pubblici accusati di assenteismo. Il giornalista vuole prendere le distanze dal termine adoperato nei titoli scandalistici. Scrivere i cosiddetti “furbetti del cartellino” sono stati sospesi è scorretto. Meglio, anzi, “più corretto” i cosiddetti furbetti del cartellino sono stati sospesi oppure i “furbetti del cartellino” sono stati sospesi. La prima versione è più sobria, la seconda più pungente.

La lingua ama l’eleganza e la precisione. Cosiddetto e virgolette (o corsivo) sono strumenti potenti, ma non vanno adoperati assieme. Sono ‘nemici grammaticali’. E come ogni coppia che litiga, è meglio tenerli a distanza.




3 commenti:

Anonimo ha detto...

Otto
Egr. Dr Raso, pur condividendo quanto da lei scritto, temo che quella delle virgolette dopo "cosiddetto " sia una battaglia persa e anche il sottoscritto non ha il coraggio di non metterle!
Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

Non ha dimenticato una virgola nella frase "E come ogni coppia che litiga, è meglio tenerli a distanza"? Io credo di sì. Secondo il mio umilissimo parere (che forse, proprio perché umilissimo, lei ometterà di pubblicare), la frase andava scritta così: "E, come ogni coppia che litiga, è meglio tenerli a distanza", con la virgola posta dopo la "E" iniziale. Cordiali saluti.

Fausto Raso ha detto...

Sì, sarebbe stato "più corretto". Grazie per avermelo fatto notare.