domenica 19 ottobre 2025

Sgroi - 209 - “Cortigiana (di Trump)”: un uso sessista?

 


di Salvatore Claudio Sgroi


1. Intervista di Maurizio Landini

Nel corso della trasmissione «di Martedì» di Giovanni Floris del 14 ottobre su “La7” Maurizio Landini, segretario della CGIL, aveva così replicato alle affermazioni di Giorgia Meloni fatte dal palco del comizio del centrodestra prima delle regionali in Toscana contro lo sciopero generale:


i lavoratori in Italia sono scesi in piazza per difendere l’onore dell’Italia in nome della fratellanza, della democrazia, cosa che non ha fatto la Meloni che si è limitata a fare la cortigiana di Trump e non ha mosso un dito; per fortuna c’erano i cittadini italiani che sono scesi in piazza e hanno difeso la dignità e l’onore di questo Paese».


Lo stesso Floris era intervenuto dicendo che “cortigiana verrà ripreso perché è un termine in qualche modo sessista”, innescando inevitabilmente una polemica.

E aveva chiesto: “Intende dire stare sulla scia di Trump senza incidere?”

Beh certo – ha precisato quindi Landini – Stare alla corte di Trump, essere la portaborse di Trump”.


2. Replica di Giorgia Meloni

Puntuale la replica della Meloni con un post su X:

Evidentemente obnubilato da un rancore montante (che comprendo), [Landini] mi definisce in televisione una ‘cortigiana’”.

Penso che tutti conoscano il significato più comune attribuito a questa parola, ma, a beneficio di chi non lo sapesse, ne pubblico la prima definizione che si trova facendo una rapida ricerca su Internet: ‘Donna dai facili costumi, etera; eufem. prostituta’”.

In un dizionario come quello di T. De Mauro (2000), il termine è invero polisemico:

1. donna che faceva parte di una corte di un principe

2. nel Rinascimento, donna di liberi costumi, spesso colta e raffinata

3. eufem., prostituta”


3. Cortigiana nella spiegazione di Landini

Stando alla affermazione di Landini “la cortigiana di Trump” (non già “*la prostituta di Trump”) e alla sua immediata spiegazione “Stare alla corte di Trump, essere la portaborse di Trump”, non c’è dubbio che questo è l’unico significato da attribuire in quel contesto a “cortigiana”. Si tratta infatti per dirla con Gianrico Carofiglio (Con parole precise. Manuale di autodifesa civile, Feltrinelli 2025, pp. 25-39) di una “metafora politica”.

Landini dopo la reazione della Meloni, ha ulteriormente precisato che il suo era solo un apprezzamento politico, e che non c’era "Nessun insulto sessista e nessun rancore". “La parola 'cortigiana' era all'interno di "una discussione di 10 minuti che motivava questa cosa". "Ho chiarito immediatamente per evitare strumentalizzazioni quello che intendevo dire e il contesto", quindi "ridirei quello che ho detto".

Insomma, "non c'è [stata] nessuna volontà di sessismo o rancore"; "la fotografia di quello che io ho raccontato l'hanno vista tutti".


4. Reazioni altrui

Le reazioni alle affermazioni di Landini sono state variamente critiche.

Per il senatore Giuseppe De Cristofaro di “Alleanza Verdi Sinistra [AVS] si è trattato di una polemica nata come “strumentalizzazione della destra”.

Il deputato Jacopo Morrone della Lega ha chiesto che “AVS condanni le parole di Landini”.

Il politologo Gianfranco Pasquino ha visto in tali parole “una posizione estremista”, quasi “un turpiloquio”. (Canale 48, Rai News, venerdì 17 ottobre).

Per l’eurodeputata Alessandra Moretti “È stata una frase infelice, assolutamente inopportuna, che Landini ha sbagliato a pronunciare. Purtroppo il sessismo non sta solo da una parte. È un fenomeno trasversale". "Al di là di quello che ci può essere dietro quella frase, la critica politica è assolutamente legittima. Anche io, come Landini, critico Giorgia Meloni perché penso che abbia condotto una politica subalterna agli Usa e a Trump. E la critico per non essersi battuta contro i dazi, per non avere difeso i nostri prodotti, e per tante altre cose. Ma la critica deve essere fatta nel rispetto dei ruoli. È sbagliatissimo aggravare la critica con un accento evidentemente sessista".

(Hora Borselli 18 ottobre 2025 “Una frase sessista e infelice. Vuole sminuire una donna”).

Per qualcuno si è trattato di una ignoranza lessicale del sindacalista.

Non prendetevela troppo con Landini. Non stiamo parlando di Luciano Lama o di altri colti segretari CGIL succedutisi nel tempo. Ora il livello culturale è raso terra. Non pretendiamo che conosca il significato delle parole” (Canale 48, Rai News, venerdì 17 ottobre) .

Così per Claudio Marazzini, presidente onorario della Accademia della Crusca, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari a Rai Radio1, a Un giorno da pecora, 17 ottobre):

"la risposta della premier è corretta, su tutti i dizionari il termine cortigiana è definito come riportato da lei nel post che ha dedicato al leader della Cgil. Diciamo che questi sono gli scivoloni in cui si incorre non utilizzando correttamente la lingua. Direi che bisognava essere cauti: il fatto che un uomo progressista scivoli su di una buccia di banana è un guaio” ("Scivoloni in cui si incorre non utilizzando correttamente la lingua, bisognava essere cauti" (17 ottobre 2025 | 18.39, Redazione Adnkronos).

Ma se è vero che Landini ignora la polisemia del termine cortigiana, quando lui dice di averlo utilizzato col significato non sessista ma metaforico di “portaborse”, “stare alla corte di Trump” (cfr. sopra De Mauro “1. donna che faceva parte di una corte di un principe”), bisogna allora prendere atto della sua intenzione non-sessista ma di aver voluto fare una critica puramente politica.

Sommario

1. Intervista di Maurizio Landini

2. Replica di Giorgia Meloni

3. Cortigiana nella spiegazione di Landini

4. Reazioni altrui


















Altre pubblicazioni di Salvatore Claudio Sgroi:

Per una grammatica ‘laica’. Esercizi di analisi linguistica dalla parte del parlante, Torino, Utet 2010

Scrivere per gli italiani nell'Italia post-unitaria, Firenze, Cesati 2013

Dove va il congiuntivo? Ovvero il congiuntivo da nove punti di vista, Torino, Utet 2013

Il linguaggio di Papa Francesco. Analisi, creatività e norme grammaticali, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana 2016

Maestri della linguistica otto-novecentesca, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2017

Maestri della linguistica italiana, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2017

Saggi di grammatica 'laica', Alessandria, Edizioni dell'Orso 2018

(As)saggi di grammatica 'laica', Alessandria, Edizioni dell'Orso 2018

Gli Errori ovvero le Verità nascoste, Palermo, CSFLS 2019

Dal Coronavirus al Covid-19. Storia di un lessico virale, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2020

Saggi scelti di morfologia lessicale, Roma, Il Calamo 2021 [ma 2022]

Saggi di morfologia teorica e applicata, Roma, Il Calamo 2021 [ma 2022]

La lingua italiana del terzo millennio tra regole norme ed errori, pres. di Claudio Marazzini, Torino, UTET, 2024

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