mercoledì 16 giugno 2021

Verbo dire: uso e... abuso

 Alcune persone (anche gente di cultura e linguisti) sostengono che il verbo dire, finendo in –ire, appartenga /appartiene alla terza coniugazione, come finire, per esempio.

Non è affatto vero. Dire si classifica fra i verbi della seconda coniugazione – come temere – in quanto è la forma sincopata del latino di(ce)re.

Altre ancora ritengono che il predetto verbo è/sia correttamente adoperato solo nel suo significato proprio di esprimere con la voce, quindi proferire. E dove sta scritto?

Per il suo significato generico dire è usato – frequentemente e… correttamente – al posto di altri più propri e determinanti come, per esempio, soggiungere, rispondere e simili, ma non per questo è un uso errato. In uno scritto sorvegliato non bisogna, però, abusarne e ove possibile va sostituito con verbi che fanno alla bisogna. Come sempre pilucchiamo qua e là dai vari giornali e pubblicazioni. In corsivo il verbo dire e in parentesi quello appropriato.

Molti sono i concorrenti, disse (annunciò) il direttore, e qui disse (snocciolò) una serie di nomi; il giocatore ha avuto da dire (un diverbio) con l’arbitro; l’imputato, interrogato dal giudice, si è detto (dichiarato, protestato) innocente; amici cari, ora vi dirò (spiattellerò) in faccia la verità; Mario ha detto (proposto) a Federico di fare una gita al mare; ti dico (assicuro), mio caro, che le cose sono andate come ti ho detto (raccontato); il candidato, se eletto, ha detto (assicurato) che manterrà le promesse; credo che le cose siano andate in questo modo, ma non lo posso dire (affermare) con certezza; Giuseppe gli disse (confidò) in tutta segretezza ciò che aveva appreso.

1 commento:

V.Ppnr ha detto...

"... il candidato, se eletto, ha detto (assicurato) che manterrà le promesse."

Per nulla superfluo (anzi molto importante) sottolineare che la frase avrebbe dovuto essere:
"... il candidato ha detto (assicurato) che, se eletto, manterrà le promesse."
V. Pepe