
Con vocaboli italiani adoperati alla francese intendiamo quelle parole che da noi hanno un significato diverso da quello che hanno al di là delle Alpi. Usarli alla francese non è un errore vero e proprio, però… sarebbe bene non imitare i nostri cugini se vogliamo parlare e scrivere in buona lingua. Vediamo, dunque, qualche vocabolo italiano adoperato, per l’appunto, alla francese, in parentesi il termine appropriato.
Il concerto del cantante è stato aggiornato (rimandato, rinviato) per un’improvvisa indisposizione del protagonista; stasera sortiremo (usciremo) prima per rincasare quando comincia la partita; l’altra sera abbiamo assistito a uno spettacolo sensazionale (impressionante); qual è, secondo voi, il capo d’opera (capolavoro) di Michelangelo?; ecco un presente (dono) per ringraziarti del tuo aiuto; la signora Giuseppina, nonostante i suoi novantacinque anni, si porta bene (gode buona salute); la madre della sposa è rientrata di corsa in casa per ricucire il bordo (l’orlo) del vestito; fammi vedere il piano (disegno) della casa che stai costruendo in campagna; ti prevengo (avverto) che se non ti comporti bene non uscirò piú con te; sarà bene marcare (annotare, segnare) le parole rilevanti che pronuncerà l’ospite di turno; sei al corrente (informato) di ciò che ti aspetta?
Potremmo continuare, ma non vogliamo tediarvi oltre misura.
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