
Segnaliamo ai responsabili della “Grammatica in rete”, del sito “Garzantilinguistica”, alcune imprecisioni, per non chiamarle errori, che andrebbero riviste per non confondere le idee ai lettori.
• bagnamo
bagniamo
bagnate
bagniate
Nei verbi con tema uscente in -gn, alla prima persona plurale di indicativo e congiuntivo e alla seconda plurale del congiuntivo, la i della desinenza viene assorbita dal suono gn.
Può essere opportuno mantenerla graficamente per analogia con tutti gli altri indicativi e congiuntivi in -iamo e con i congiuntivi in -iate, ma forme come bagnamo o bagnate non possono comunque essere considerate erronee.
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In buona lingua le forme “bagnamo” (indicativo e congiuntivo) e “bagnate” (congiuntivo) sono da considerare, invece, dei veri e propri errori perché la “i” è parte integrante delle desinenze “-iamo” e “-iate”: noi cantiamo, noi bagniamo, noi sogniamo, che voi cantiate, che voi bagniate, che voi studiate.
• intravedere
intravvedere
Entrambe le forme sono corrette, anche se intravedere è più diffusa.
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Il prefisso “intra-” non è cogeminante, non richiede, cioè, il raddoppiamento della consonante che segue: intravedere. La grafia con una sola “v” è quella corretta.
• accecamento
acciecamento
accecante
acciecante
accecare
acciecare
Benché si tratti di un verbo che deriva dall'aggettivo cieco, la forma accecare è molto più diffusa (e tradizionalmente considerata più corretta) di acciecare; lo stesso vale per i derivati: accecamento, accecante
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L’infinito corretto del verbo è senza la “i” (accecare) perché rispetta la “legge” del dittongo mobile.
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