domenica 11 settembre 2011
RiempIEndo o riempEndo?
Dallo "Scioglilingua" del Corriere della Sera in rete:
"Io riempo"
Minoli, ieri sera durante la rievocazione dell'11 settembre 2001: "riempendo di fumo".
Cha si unisce a "voitila" e a "Pietralcina".
Bravo, ma approssimativo.
(Firma)
Risposta dell'esperta:
Risposta De Rienzo Sabato, 10 Settembre 2011
Approssimativo spesso, troppo.
La "i" di "riempio" sovente viene però omessa anche da uomini di cultura... eredità distorta, sentita magari in famiglia e andata a finire nell'imprinting. Ahimè..
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Riempiere è uno dei così detti verbi sovrabbondanti, può appartenere a due coniugazioni: la seconda (in -ere) e la terza (in -ire). Riempiere e riempire, dunque. Il gerundio presente dei verbi della II e III coniugazione ha la medesima "uscita" e si ottiene togliendo la desinenza dell'infinito e aggiungendo al tema la desinenza "-endo". Da "riempiere" togliendo "ere" resta "riempi" a cui si aggiunge "endo": riempiendo. Lo stesso discorso per "riempire": riempendo. In quest'ultimo caso la "i" sparisce perché non fa più parte del tema. Si può dire, dunque, tanto RIEMPIENDO quanto RIEMPENDO. Non tutti i linguisti, però, concordano.
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2 commenti:
Caro Dr. Raso
Concordo con lei e le quoto citazioni con le due forme verbali:
“mescolata bene la terra con la rena si comincia a riempiere la fossa” Cellini, citata in Tommaseo Bellini 1865-1879 e questa del Manzoni : “presentiamo a Dio i nostri cuori miseri, vòti perché gli piaccia riempirli di quella carità che ripara al passato” (Promessi Sposi XXVI, 29).
P.S. ci manca la sua presenza in Scioglilingua del Corriere.
Cordialità
Ivana Palomba
Riempiere è uno dei così detti verbi sovrabbondanti, può appartenere a due coniugazioni sentita magari in famiglia e andata a finire nell'imprinting. Ahimè..
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