domenica 7 gennaio 2024

Due riflessioni sull'uso corretto dell'italico idioma



"C
ontrariamente alla consolante credenza,  la verità non trionfa mai: un errore diventato di dominio pubblico si perpetua; le opinioni si trasmettono ereditariamente come i terreni -- ci si costruisce -- il tutto finisce col diventare una città: finisce col fare la Storia". Questa massima di Remy de Gourmont si può benissimo "adattare" al nostro idioma: la verità linguistica non trionfa mai, un errore diventato di dominio pubblico grazie alle così dette grandi firme viene -- per così dire -- legalizzato finendo col fare la Storia (errata) della nostra bellissima lingua. Una riprova? Quante "grandi firme" e no sanno che i sostantivi derivanti  da aggettivi terminanti in "-re" si scrivono senza l'inserimento  della "e" dopo la "i"? Leggiamo sempre -- sulla stampa -- "elementarietà", "complementarietà" ecc., con tanto di "e" dopo la "i": quella "e" è, appunto, errata. Correttamente, quindi, elementarità, complementarità.

***

con gioia che...". Sarà bene 'ricordare' -- soprattutto agli operatori dell'informazione -- che  i periodi  che cominciano con una forma impersonale sono impropri (forse sarebbe meglio dire errati) e in buona lingua sono da evitare tassativamente. Non si scriva (o si dica) e.g., "è stato per te che l'ho fatto", ma, correttamente, "l'ho fatto per te". Oltretutto non è piú facile e... "orecchiabile" la forma corretta?


***

La lingua "biforcuta" della stampa

Giustiziato con la "maschera della morte", sarà il primo uomo a ricevere questo tipo di esecuzione

--------------------

Ci chiediamo, onestamente, come si possa "ricevere" un'esecuzione. Attendiamo, grati, chiarimenti in merito.





Sarebbe un bel regalo per gli amanti della lingua italiana.


Qui, la recensione del prof. Salvatore Claudio Sgroi, docente emerito di linguistica generale presso l''Università di Catania. E qui quella del prof. Aldo Onorati, dantista.





(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: faraso1@outlook.it)

Nessun commento:

Posta un commento