giovedì 13 gennaio 2022

Dinanzi o dinnanzi?


Alcuni vocabolari attestano "dinnanzi" (con doppia "n"), ma non è grafia ortodossa perché la di non è geminante, vale a dire non fa raddoppiare la consonante che segue, cioè la n (dinnanzi). L'«errore» è dovuto, probabilmente, per un accostamento analogico con innanzi il cui rafforzamento sintattico (raddoppiamento della n) è solo apparente perché la doppia n risulta dalla fusione di in e dalla locuzione latina in antea già contratta in nanzi (in + in antea = in nanzi = innanzi); dinanzi deriva, invece, dalla fusione di di e di nanzi = dinanzi). Il DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia, al lemma "dinnanzi" rimanda a "dinanzi": 


Vocabolario Palazzi: erroneo scrivere, come molti fanno, dinnanzi; essendo la voce composta dalla preposizione di, la quale non richiede raddoppiamento, e da nanzi; si raddoppia di solito per analogia con innanzi, ma quest'ultima voce è composta da in e nanzi e perciò a ragione si scrive con n doppia.


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La lingua "biforcuta" della stampa

Nell’inferno del carcere tra suicidi, aggressioni e un’impennata di contagi Covid. “Dal governo solo trascuratezza e pressapochismo”

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Correttamente: pressappochismo (due "p"). DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia:




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Torino 2006, sequestri per 17 milioni: a processo la gestione post-olimpica

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Grafia corretta: postolimpica. "Post-", essendo un prefisso, si scrive unito alla parola che segue.

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Asta record per “L’impero delle luci” di Magritte: “Sarà il dipinto più caro del mondo”

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Non capiamo come possa esistere un dipinto "piú caro" del mondo. Correttamente: al mondo.

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LA VIOLENZA

"Se parli ti sfregio con l'acido", minaccia la figlia che abusava da anni. Arrestato

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Abusare è intransitivo, correttamente, quindi: della quale o di cui (abusava da anni).


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Bonaccini e Donini: "Se vogliamo che la scuola sia presenza e sicura è indispensabile, oltre al rispetto dei protocolli, che tra i banchi siedono più vaccinati possibili"

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È proprio vero: il congiuntivo, nonostante gli sforzi dei "medici" (linguisti) per rianimarlo, non ce l'ha fatta.

 

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La parola proposta da questo portale: artepitimo. Si dice di chi è "avido di pane" e, per traslato, "desideroso", "bramoso" e simili. Termine aulico composto con le voci greche "artos" (pane) e "epithymos" (avido).



(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi: saranno prontamente rimosse)






 


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