venerdì 26 maggio 2017

Essere un pane perso


L'origine di questo modo di dire - forse poco conosciuto - non è molto chiara. È chiarissimo, invece, il significato. "Si tira in ballo", dunque, quando si vuole mettere in evidenza il fatto che una persona  fa  o ha fatto un investimento sbagliato o si cimenta in un lavoro completamente inutile perché richiede sforzi e spese che alla fine non danno... guadagno. La locuzione si può riferire anche all'indirizzo di persone che non ammettono i propri errori, che deludono le nostre aspettative e, quindi, la fiducia loro accordata e, piú in generale, nei confronti di persone verso le quali si reputa inutile avere dei rapporti. L'espressione - la cui origine, come abbiamo scritto, non è chiara - fa riferimento, con molta probabilità, al denaro che si "spreca" per comperare il pane, ben sapendo che non sarà consumato tutto e, quindi, sprecato, cioè "perso" e gettato via. Qui altre espressioni idiomatiche in cui il pane la fa da padrone.
***
Avreste mai immaginato che con il termine "ingenuo" - il cui significato è noto a tutti - in origine si indicava il neonato "preso dal padre sulle sue ginocchia"? Come si è arrivati all'accezione di "persona poco accorta, priva di malizia"? Vediamo assieme i vari passaggi semantici risalendo, come sempre, alla lingua dei nostri padri: il latino. Ingenuo, dunque, è il latino "ingenuu(m)", derivato di "genu" (ginocchio) e aveva il significato suddetto, valendo "riconosciuto autentico" (dal padre che lo ha preso sulle sue ginocchia). Con il trascorrere del tempo il vocabolo in oggetto fu inteso (come) formato da "in" e "genus"  (casato, stirpe) conservando press'a poco il significato originario: "nato da stirpe interna" (non da schiavi o barbari), quindi "libero", "nobile". Passato nella lingua volgare (l'italiano) il termine, attraverso il significato di "schietto", "genuino", "libero nel parlare", ha acquisito l'accezione di "eccessivamente spontaneo" e, quindi, "poco accorto", "senza malizia". Ma le sorprese non finiscono qui. Prima che il vocabolo approdasse in Italia (si fa per dire)anche in latino "ingenuus" era adoperato, talvolta, come sinonimo di "limitato", "sprovveduto", "delicato", "debole".

Nessun commento:

Posta un commento