L'origine di questo modo di dire - forse poco conosciuto - non
è molto chiara. È chiarissimo, invece, il significato. "Si tira in
ballo", dunque, quando si vuole mettere in evidenza il fatto che una
persona fa o ha fatto un investimento sbagliato o si
cimenta in un lavoro completamente inutile perché richiede sforzi e spese che
alla fine non danno... guadagno. La locuzione si può riferire anche
all'indirizzo di persone che non ammettono i propri errori, che deludono le
nostre aspettative e, quindi, la fiducia loro accordata e, piú in generale, nei
confronti di persone verso le quali si reputa inutile avere dei rapporti.
L'espressione - la cui origine, come abbiamo scritto, non è chiara - fa
riferimento, con molta probabilità, al denaro che si "spreca" per
comperare il pane, ben sapendo che non sarà consumato tutto e, quindi,
sprecato, cioè "perso" e gettato via. Qui altre espressioni idiomatiche
in cui il pane la fa da padrone.
***
Avreste mai immaginato che con il termine
"ingenuo" - il cui significato è noto a tutti - in origine si
indicava il neonato "preso dal padre sulle sue ginocchia"? Come si è
arrivati all'accezione di "persona poco accorta, priva di malizia"?
Vediamo assieme i vari passaggi semantici risalendo, come sempre, alla lingua
dei nostri padri: il latino. Ingenuo, dunque, è il latino
"ingenuu(m)", derivato di "genu" (ginocchio) e aveva il
significato suddetto, valendo "riconosciuto autentico" (dal padre che
lo ha preso sulle sue ginocchia). Con il trascorrere del tempo il vocabolo in
oggetto fu inteso (come) formato da "in" e "genus" (casato, stirpe) conservando press'a poco il
significato originario: "nato da stirpe interna" (non da schiavi o
barbari), quindi "libero", "nobile". Passato nella lingua
volgare (l'italiano) il termine, attraverso il significato di "schietto",
"genuino", "libero nel parlare", ha acquisito l'accezione di
"eccessivamente spontaneo" e, quindi, "poco accorto",
"senza malizia". Ma le sorprese non finiscono qui. Prima che il
vocabolo approdasse in Italia (si fa per dire)anche in latino
"ingenuus" era adoperato, talvolta, come sinonimo di
"limitato", "sprovveduto", "delicato",
"debole".
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