Tutti
dovremmo sapere che - stando alla regola generale - i verbi transitivi, nella
forma composta attiva prendono l’ausiliare avere (ho amato),
in quella del passivo l’ausiliare essere (sono lodato).
Gli intransitivi, avendo soltanto la forma attiva, prendono ora l’ausiliare avere (ho dormito),
ora l’ausiliare essere (sono partito) secondo
l’uso comune. Solo un buon vocabolario potrà sciogliere i dubbi che possono di
volta in volta insorgere a tale riguardo. Nonostante ciò ci capita di leggere
sulla stampa frasi in cui l’uso dell’ausiliare è errato. Vediamo, piluccando
qua e là, alcuni esempi in cui l’ausiliare è, per l’appunto, errato; in corsivo
l’ausiliare errato, in parentesi quello corretto. Una immensa folla ha affluito
(è affluita) in piazza S. Pietro per ascoltare le parole del Pontefice; dopo
l’incidente il treno è (ha) deviato presso la stazione piú
vicina; l’incendio, che ha (è) divampato rapidamente, ha
impegnato per molte ore i vigili del fuoco; le Frecce Tricolori sono
sorvolate (hanno sorvolato) su piazza del Popolo; la notizia clamorosa
dell’arresto eccellente ha dilagato (è dilagata) rapidamente
per tutta la città; l’operazione di polizia ha avuto luogo appena ha (è)
annottato; il ragazzo stava per morire dissanguato perché il sangue aveva (era)
fluito dalla ferita per parecchie ore. Potremmo continuare ma ci fermiamo qui.
Un’ultima annotazione. Per l’uso corretto degli ausiliari è bene consultare piú
vocabolari: molto spesso uno contraddice l’altro. Se due su tre concordano...
Diffidate, inoltre, di alcuni coniugatori di verbi che dilagano in rete.
***
Una parola che ci piacerebbe fosse "rispolverata" e rimessa a lemma nei
vocabolari dell'uso: senotrofio.
Sostantivo maschile, che non ha nulla che vedere con il seno, con il quale si
indicava/indica il luogo per l'alloggio e il rifocillamento dei forestieri.
Nessun commento:
Posta un commento