Molte volte adoperiamo termini "conosciuti per pratica" di cui ignoriamo, però, il significato "nascosto", i.e. la sua "origine etimologica". Uno di questi potrebbe essere "farabutto". Ci sarà capitato, infatti, durante un litigio, di apostrofare qualcuno con farabutto. Il suo etimo è controverso, per il Pianigiani proverrebbe dal dialetto napoletano attraverso lo spagnolo:
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La lingua "biforcuta" della stampa
SETTEGIORNI
Il governo «a due velocità»: compatto in politica estera,
incerto a livello nazionale
Meloni-Scholz: confronto sugli aiuti di stato
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Correttamente: Stato (S 'maiuscolata').
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Solomon Perel, tedesco scappato in Polonia dopo un pogrom: finito in un orfanatrofio sovietico e catturato dai tedeschi, scampò allo sterminio dicendo di essere ariano. La famiglia inghiottita nella Shoah
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In buona lingua: orfanotrofio.
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«Bobi», chi è il cane più vecchio del mondo (entrato nel Guinness dei primati)
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Dante e Manzoni direbbero: al mondo.
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Bologna, anarchici in piazza per Cospito: tensione e polizia in assetto anti sommossa
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In lingua corretta: antisommossa. "Anti", isolato, non significa nulla. Anticamente era la variante di "ante", avverbio con il significato di "prima", "avanti".
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Al Regina Margherita
Il teatro come cura, lo spettacolo sbarca tra i ragazzi nel reparto neuropsichiatrica
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Psichiatrico, ovviamente. Forse, però, volevano dire "reparto DI neuropsichiatria", ma è saltata la preposizione "di".
(Le
immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i
diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)
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