lunedì 18 ottobre 2021

L'avverbio "eccetera" e la virgola

 Dal sito "Pennablu.it" leggiamo:

Come si scrive l’abbreviazione della parola eccetera? Be’, visto che ho scritto appunto eccetera, sorge spontaneo dire che la sua abbreviazione sia ecc.

Eppure in molti sono soliti scrivere etc. Ma etc. si scrive nel mondo anglosassone, poiché la parola è rimasta tale e quale, più o meno, al latino: etcetera.

In latino si scrive et cetera, che significa letteralmente “e tutte le altre cose”, quindi e tutto il resto. Eccetera, appunto.

Ora, dal momento che siamo in Italia e scriviamo in italiano, cominciamo a usare la giusta abbreviazione di questa parola. Una semplice “e” seguita da una coppia di “c”.

E lasciamo etc. a inglesi e americani.

Per quanto riguarda, invece, la punteggiatura da usare, prima dell’abbreviazione ecc. va usata una virgola, perché è appunto una parola. Non importa che in quella parola sia contenuta la congiunzione “e”, ormai è diventata una parola unica.

Dunque sarà corretto scrivere “A pranzo mangio pasta, carne, pane, verdure, ecc.” e non “A pranzo mangio pasta, carne, pane, verdure ecc.”

Dissentiamo totalmente da "Pennablu" sugli ultimi due periodi in quanto la "legge grammaticale" lascia allo scrivente la facoltà di mettere o no la virgola prima dell'avverbio "eccetera". Personalmente non la mettiamo perché non ci piace stilisticamente ma, ripetiamo, l'uso della virgola prima di "ecc." è facoltativo, non obbligatorio.

Presentato al Salone del libro di Torino 2021








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