Dal sito "Pennablu.it" leggiamo:
Come si scrive
l’abbreviazione della parola eccetera? Be’, visto che ho scritto appunto eccetera, sorge spontaneo dire
che la sua abbreviazione sia ecc.
Eppure in molti
sono soliti scrivere etc. Ma etc. si
scrive nel mondo anglosassone, poiché la parola è rimasta tale e quale, più o
meno, al latino: etcetera.
In latino si
scrive et cetera, che
significa letteralmente “e tutte le altre cose”, quindi e tutto il resto.
Eccetera, appunto.
Ora, dal momento che siamo in
Italia e scriviamo in italiano, cominciamo a usare la giusta abbreviazione di
questa parola. Una semplice “e” seguita da una coppia di “c”.
E lasciamo etc. a inglesi e americani.
Per quanto riguarda, invece,
la punteggiatura da usare, prima dell’abbreviazione ecc. va usata una virgola,
perché è appunto una parola. Non importa che in quella parola sia contenuta la
congiunzione “e”, ormai è diventata una parola unica.
Dunque sarà corretto scrivere
“A pranzo mangio pasta, carne, pane, verdure, ecc.” e non “A pranzo mangio
pasta, carne, pane, verdure ecc.”
Dissentiamo
totalmente da "Pennablu" sugli ultimi due periodi in quanto la "legge
grammaticale" lascia allo scrivente la facoltà di mettere o no la virgola
prima dell'avverbio "eccetera". Personalmente non la mettiamo perché
non ci piace stilisticamente ma, ripetiamo, l'uso della virgola prima di
"ecc." è facoltativo, non obbligatorio.
Presentato al Salone del libro di Torino 2021
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