Riproponiamo un nostro vecchio intervento sull'uso non ortodosso di tre verbi: Iniziare, riaprire e presiedere. Lo riproponiamo perché...
Pregiatissimo
Signor Direttore,
confidando nella sua ormai nota e cortese
disponibilità, la preghiamo di pubblicare sul suo prestigioso “blog” la lettera aperta che le inviamo
perché i lettori – amatori della nostra meravigliosa lingua italiana – possano
venire a conoscenza della costituenda A.N.Pa.Vi.G.I. (Associazione Nazionale
Parole Vittime Giornalisti Ignoranti) per la salvaguardia e l’onorabilità delle
parole vittime dell’ignoranza linguistica di taluni giornalisti.
Con il termine
parola si intende, naturalmente, ciascuna delle nove parti del discorso non
adoperate in modo corretto da chi, per mestiere, dovrebbe essere dispensatore
di cultura linguistica.
Coloro,
quindi, che si ritengono danneggiati dal cattivo uso del loro nome potranno
scrivere – una volta espletate le formalità di legge per la costituzione
dell’Associazione – alla nostra Amministrazione la quale, sentito il parere dei
probiviri, provvederà a mettere alla gogna gli autori dell’ “atto criminoso”.
Promotori
dell’iniziativa sono i verbi Iniziare, Riaprire e Presiedere, quest’ultimo –
grazie al suo nome – assumerà la presidenza dell’Associazione. I predetti
verbi, dunque, ritenendosi i piú calpestati dalla stampa scritta e parlata,
hanno deciso – con la presente lettera – di fare chiarezza, una volta per
tutte, sul loro corretto impiego.
Cominciamo con il verbo Iniziare il quale,
essendo solo transitivo, non può essere adoperato intransitivamente come,
invece, possono essere usati i colleghi Cominciare e Incominciare. Iniziare,
insomma, significando “dare inizio” ed
essendo, appunto, esclusivamente transitivo, deve essere introdotto da un
soggetto animato che compia l’azione, cioè che
“dia inizio” a qualcosa. È tremendamente errato, per tanto, scrivere (o
dire) frasi tipo “domani la Camera inizia la discussione sulla proposta di
legge presentata dai capigruppo”, come ci ‘propina’ la stampa a ogni piè
sospinto. Come può la Camera, soggetto inanimato, compiere l’azione del “dare
inizio”? Cosa fare, allora? Semplice, si ricorre alla particella “si” e si forma un finto passivo:
domani alla Camera “si inizia”....
E
veniamo a Riaprire, lasciando al neopresidente Presiedere il compito di
chiudere questa lettera. Riaprire, lo dice la stessa parola, significa “aprire di nuovo” e può essere tanto
transitivo quanto intransitivo pronominale (riaprirsi). E qui sta il punto.
Essendo un intransitivo pronominale deve essere sempre accompagnato con la
particella... pronominale. È un grossolano errore dire, per esempio, il cinema
chiude alle 17.00 e riapre alle 21.00. Si deve dire, correttamente, “si riapre” alle 21.00. Alcuni vocabolari sostengono,
in proposito, la tesi secondo la quale quando
“riaprire” sta per “riprendere la
normale attività” si può adoperare da solo, senza la particella pronominale:
quando ‘riaprono’ le scuole?
No,
amici, non seguite questi esempi forvianti. Si deve dire, in forma corretta:
quando ‘si riaprono’ le scuole? Riaprire, insomma, usato transitivamente deve avere un complemento oggetto: abbiamo riaperto il vecchio portone. Diamo ora la penna, per la conclusione, al
presidente Presiedere.
Amici
carissimi, io sono – contrariamente a quanto credono i piú – un verbo
propriamente intransitivo e in quanto tale devo essere seguito dalla
preposizione “a”: presiedere ‘a’ una
cerimonia. Alcuni, quando vogliono mettere in evidenza il mio riferimento
all’esercizio diretto e immediato di una carica, mi adoperano con significato
transitivo: presiedere ‘un’ congresso. È un uso, questo, che tollero; in buona
lingua italiana, però, è da evitare.
Grati della vostra attenzione, vi salutiamo e
ringraziamo il Direttore della sua squisita ospitalità.
I
promotori della
A.N.Pa.Vi.G.I.
***
La lingua "biforcuta" della stampa
Un autunno "vecchio stile" dopo un'estate nuova: ecco perché questo novembre piove così. E non ha ancora finito
-----------------
Correttamente: in questo novembre. Piovere è un verbo impersonale, non ha il soggetto.
-------
Coloro che ravvisino strafalcioni orto-sintattico-grammaticali in articoli giornalistici possono inviarli a questo portale (fauras@iol.it). I testi "incriminati" saranno pubblicati e esposti al pubblico ludibrio.
***
La parola proposta da questo portale: racculare. Verbo intransitivo, poco fine, per la verità, che vale "indietreggiare". Si veda anche qui.
Nessun commento:
Posta un commento