Sí, occorre prenderne atto, la lingua non la fa il grammatico
ma il parlante. Questa riflessione dopo la "scoperta" del plurale di
fondovalle. Su sei dizionari consultati cinque riportano il normale plurale,
uno, invece, dà il sostantivo invariabile. Hanno ragione i cinque vocabolari:
fondovalle, fondivalle. Secondo le
norme che regolano la formazione dei nomi composti di due sostantivi di genere
diverso (fondo, maschile; valle, femminile) il plurale si ottiene, infatti, modificando la desinenza del primo elemento:
pescespada, pescispada; pescesega, pescisega;
fondovalle... fondivalle.
Naturalmente non mancano le eccezioni, che non riteniamo necessario elencare. Sorprendentemente,
però, la forma invariabile, che secondo le regole grammaticali deve
considerarsi errata, nell'uso corrente ha il sopravvento su quella "corretta". Una rapida ricerca con Google ha dato, infatti, i seguenti
risultati: 51.000 occorrenze per i fondovalle
(invariabile) ; 3.550 occorrenze per i
fondivalle (variabile). Il parlante, per tanto, "fa testo"?
Nessun commento:
Posta un commento