Questo modo di dire dovrebbe essere familiare a coloro che
hanno svolto il servizio militare di leva (quando era obbligatorio) e agli
amanti del teatro perché la locuzione si rifà a quegli ambienti. In gergo
teatrale, infatti, si adopera l'espressione suddetta riferita a un'opera monotona e fiacca che gli
interpreti ritengono al di sotto delle
loro possibilità; oppure a una parte di poca importanza, senza rilievo,
sostenuta malvolentieri dagli attori. Nel gergo militare, invece, il lavativo è
colui che si sottrae ai propri doveri e ai compiti che gli vengono affidati; un
fannullone, uno scansafatiche, insomma. L'origine del modo di dire non è
chiara; la nostra, quindi, è un'ipotesi del tutto personale. Il "lavativo"
è il nome popolare dell'enteroclisma che - come sappiamo - molto spesso serve
alle persone ammalate, soprattutto a coloro con problemi intestinali. In senso
figurato, pertanto, il lavativo è una persona malaticcia. Coloro che cercano di
evitare ogni fatica; le persone indolenti; le persone pigre si comportano,
quindi, come i lavativi, vale a dire come i malaticci. Dimenticavamo: un uomo scansafatiche sarà un lavativo, una donna una lavativa.
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