Cortesissimo dott. Raso,
la ringrazio veramente di cuore per la risposta sulla "retta". Approfitto della sua ormai "proverbiale" disponibilità per un altro quesito. Esiste un termine atto a indicare il timore (o fobia) per un ipoetico processo a cui si è sottoposti e per la giustizia in genere?
Certissimo, come sempre, di una sua dotta risposta, le porgo i miei più cordiali saluti. Grazie ancora.
Domenico F.
Varese
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Gentile Domenico, le confesso, con la massima onestà, che non so se un tale termine possa esistere (i vocabolari che ho consultato tacciono, in proposito). Si può, però, provare a formare il termine in oggetto ricorrendo alle voci greche díke, 'giustizia' e fòbos, 'timore', 'paura': dichefobia, vale a dire "paura della giustizia" e dei processi in genere.
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La parola del giorno proposta da "unaparolaalgiorno.it": comare.
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