Gentilissimo Dott. Raso,
la seguo da moltissimo tempo. Lascio i preamboli e vengo al dunque. Perché la somma che si versa mensilmente per un pensionato, per un convitto, per una scuola privata ecc. si chiama "retta"?
Certo di una sua cortese risposta, la ringrazio in anticipo e le porgo i miei più cordiali saluti.
Domenico F.
Varese
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Cortese Domenico, le faccio "rispondere" da Ottorino Pianigiani, dal quale apprenderà anche l'origine dell'espressione "dar retta", vale a dire "ascoltare i consigli di qualcuno", "prestare attenzione", "porgere l'orecchio", "badare" e simili.
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