venerdì 8 ottobre 2021

Parasole e girasole: due pesi e due misure

 Ci piacerebbe conoscere il motivo per cui i compilatori dei vocabolari che abbiamo consultato (Devoto-Oli, Gabrielli, Garzanti, Treccani, Sabatini-Coletti, Zingarelli) usano due pesi e due misure per quanto attiene al plurale di due sostantivi: girasole e parasole. In questo caso non si accapigliano e all'unisono "tuonano": Girasole, plurale i girasoli; parasole, plurale i parasole. Eppure sono sostantivi dello stesso genere, composti, entrambi, di un verbo e di un nome maschile singolare. Perché secondo i vocabolari citati uno varia nel plurale e l'altro no? A questo punto dovrebbe restare invariato anche parafulmine (composto come parasole). Mistero eleusino.

      Chi scrive si attiene alla regola della formazione dei nomi composti. Come scritto altre volte, il plurale dei nomi composti con una voce verbale e un sostantivo maschile singolare si ottiene modificando la desinenza del sostantivo: il parafango/i  parafanghi; il parasole... i  parasoli. Il DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia, attesta la forma plurale parasoli, anche se di uso raro. Il Palazzi, non specificando, lascia intendere la "pluralizzazione" del sostantivo in oggetto. Se qualche linguista…

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La lingua "biforcuta" della stampa

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Correttamente: carro-gru. Essendo un nome accostato, tipo "vagone-letto", "uomo-ragno", occorre mettere un trattino tra i due termini o scriverli staccati. Treccani: carro-gru (carro gru), loc. s.le m. Veicolo pesante sul quale è montata una gru.


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