I vocabolari consultati, all'unisono, attestano il lemma "portavoce" sostantivo maschile invariabile. Il vocabolario Gabrielli in rete, per altro, contraddice il Maestro. Il dizionario riporta:
Portavoce
[por-ta-vó-ce]
s.m. inv. (anche f. nel sign. 2)
1 Megafono
‖ Tubo metallico attraverso il quale,
parlando da uno dei capi e ascoltando dall'altro, si trasmettono ordini,
comunicazioni da un punto all'altro di una nave, di un edificio e sim.
2 fig. Persona
incaricata di parlare per conto di altri: essere, fare il p. di
qualcuno; farsi p. di qualcuno; il p. del ministero
‖ spreg. Persona
che esprime idee, opinioni suggerite o sentite da altri: è la p. fedele
del peggior pettegolume cittadino
(pl.
portauòva). Pop. portaòvo (pl. portaova). portavoce, sm. e f. (pl. m. i portavoce,
f. le portavoci). portèllo, sm. portènto, sm. portentóso, agg.
porticciòlo, sm., dim. di pòrto. Méno com. porticciuòlo. Pòrtici, n. pr. g. f.
(agg. porticése). pòrtico, sm.
Noi propendiamo per il dizionario linguistico del
Maestro. Diremo e scriveremo: Ivano e Luigi sono i portavoce (invariato,
perché si riferisce a un maschile);
Susanna e Luisa sono le portavoci
(plurale, perché riferito a un femminile).
Il femminile plurale "portavoci" si trova, inoltre, in
numerose pubblicazioni.
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