Quanto stiamo per scrivere non
avrà il beneplacito di qualche linguista se, per caso, si imbatterà in questo
sito, anche perché abbiamo contro i vocabolari dell'uso. Ma tant'è. Andiamo
avanti per la nostra strada. Intendiamo parlare dell'uso non
"ortodosso" dell'aggettivo
esoso. Se apriamo, dunque, un qualsivoglia vocabolario al lemma in oggetto,
leggiamo: «Che fa richieste eccessive». L'accezione "principe" dell'aggettivo è, invece, odioso, e, per estensione, antipatico,
insopportabile e simili: Giulio ha
proprio un carattere esoso, cioè
insopportabile. Alcuni, addirittura, ritengono esoso sinonimo di
"esigente", "prepotente", "pretenzioso" e simili,
calpestando l'etimologia. L'OVI, infatti, alla voce "esoso" specifica
"lo stesso che odioso". Ci viene da ridere, dunque, quando sentiamo
frasi del tipo "quel negoziante ha prezzi esosi". I prezzi possono
essere "odiosi"?
I prezzi possono essere... "cari"?
RispondiEliminaSí, i prezzi possono essere "cari", anzi "carissimi".
RispondiEliminaFR
Gentile Salvatore,
RispondiEliminaveda anche qui al punto 3.
Sullo stesso sito (Treccani) veda anche "esoso" al punto 2.
RispondiEliminaCortese Salvatore,
RispondiEliminami sembra di averlo chiaramente scritto: ho contro i vocabolari dell'uso...
Cordialmente
FR
Non concordo con lei.
RispondiEliminaGentile Salvatore,
RispondiEliminame ne farò una ragione...
Con cordialità