Per la serie la "lingua" della stampa:
Il giovane ucciso da un'altra arma. Caccia
al terzo picchiatore
E sul dl Minniti:
"Abbiamo diritto ad
avere città sicure"
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Questi due titoli, in bella mostra su un quotidiano in rete,
fanno a pugni - a nostro modo di vedere - con le norme grammaticali (se non
logiche) che regolano la nostra lingua. Nel primo caso - sempre a nostro modo
di vedere - la preposizione "da" va mutata in "con": il
giovane ucciso (da Pinco Pallino) CON un'altra arma. È corretta la preposizione "da" in frasi tipo
"ll colpo partito da un'altra arma". Insomma, si uccide CON un'arma. Per
quanto attiene al secondo titolo, la forma corretta - secondo l'opinione del
linguista Luciano Satta - e che facciamo nostra - è (dovrebbe essere) "diritto DI avere città sicure".
Ecco, infatti, ciò che scrive il linguista, scomparso da tempo: «Il sostantivo (diritto, ndr)
si costruisce preferibilmente cosí: “diritto a” in presenza di un sostantivo se
vi è la preposizione articolata (diritto alla retribuzione) o l’articolo
indeterminato (diritto a una retribuzione) o l’aggettivo indefinito (diritto a
qualche retribuzione); “diritto di” ancora in presenza di un sostantivo, se non
vi è articolo (diritto di sciopero) o in presenza di un verbo all’infinito
(diritto di scioperare). È superfluo dire che se il verbo dipendente è di modo
finito si usa la congiunzione “che”, con il verbo al congiuntivo (il diritto
che si sappia la verità)». Naturalmente qualche linguista - se si dovesse
imbattere in questo sito - dissentirà. Ma tant'è.
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La parola proposta da questo portale è: bazzesco. Aggettivo che vale
"grossolano", "plebeo" e simili.
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