domenica 2 aprile 2017

La lingua dei media


Per la serie la "lingua" della stampa:
Il giovane ucciso da un'altra arma. Caccia al terzo picchiatore
E sul dl Minniti: "Abbiamo diritto ad avere città sicure"
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Questi due titoli, in bella mostra su un quotidiano in rete, fanno a pugni - a nostro modo di vedere - con le norme grammaticali (se non logiche) che regolano la nostra lingua. Nel primo caso - sempre a nostro modo di vedere - la preposizione "da" va mutata in "con": il giovane ucciso (da Pinco Pallino) CON un'altra arma. È corretta  la preposizione "da" in frasi tipo "ll colpo partito da un'altra arma". Insomma, si uccide CON un'arma. Per quanto attiene al secondo titolo, la forma corretta - secondo l'opinione del linguista Luciano Satta - e che facciamo nostra - è (dovrebbe essere)  "diritto DI avere città sicure". Ecco, infatti, ciò che scrive il linguista, scomparso da tempo: «Il sostantivo (diritto, ndr) si costruisce preferibilmente cosí: “diritto a” in presenza di un sostantivo se vi è la preposizione articolata (diritto alla retribuzione) o l’articolo indeterminato (diritto a una retribuzione) o l’aggettivo indefinito (diritto a qualche retribuzione); “diritto di” ancora in presenza di un sostantivo, se non vi è articolo (diritto di sciopero) o in presenza di un verbo all’infinito (diritto di scioperare). È superfluo dire che se il verbo dipendente è di modo finito si usa la congiunzione “che”, con il verbo al congiuntivo (il diritto che si sappia la verità)». Naturalmente qualche linguista - se si dovesse imbattere in questo sito - dissentirà. Ma tant'è.
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La parola proposta da questo portale è: bazzesco.  Aggettivo che vale "grossolano", "plebeo" e simili.

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