Cifre: arabe o romane?
Nell'enciclopedia Treccani, a proposito delle date, Patrizia
Petricola scrive: «Il mese può essere
scritto sia per esteso in caratteri alfabetici (secondo l’uso più frequente, e
qui consigliato), sia in cifre arabe o romane (per le cifre romane, comunque
poco usate, avremo le seguenti corrispondenze...».
Sarà bene ricordare che le "cifre" sono solo
quelle arabe perché i nostri antenati romani adoperavano le lettere
dell'alfabeto per indicare i numeri.
***
La parola
proposta da questo portale per "sopportare" il caldo infernale: carapigna.
In realtà diventa cifra ogni simbolo usato in un sistema di numerazione per indicare dei numeri, quindi anche le lettere dell'alfabeto romano, quando vengono usare per rappresentare numeri, diventano cifre.
RispondiEliminaCaro anonimo, come vede ho pubblicato il suo intervento. Sarebbe stato "più bello", però, se non si fosse nascosto...
RispondiEliminaCortese dott. Raso,
RispondiEliminanon concordo minimamente con l'anonimo: lei ha sempre ragione "a prescindere". Lo dico con cognizione di causa perché le sue "noterelle" mi hanno sempre fatto vincere le scommesse.
Un sentito ossequio
Gentile Giovanni,
RispondiEliminacredo sia il lettore di Brescia, la ringrazio per le sue belle parole, ma non sono infallibile, anch'io "toppo", eccome...
Cordialmente
Le cifre sono segni, non necessariamente numeri (consultare vocabolari)
RispondiEliminaCortese Massimo,
RispondiEliminavada su questo sito: http://www.tommaseobellini.it/#/items/313 e lo legga con la massima attenzione (le conviene fare il copincolla). Non sempre, comunque, ciò che dicono i vocabolari è "esatto".
Cordialmente
FR
Per Massimo. Se il sito non le si apre vada su "www.dizionario.org" e alla voce cerca digiti "cifera".
RispondiEliminaSempre per il sig. Massimo
RispondiEliminaDal TRECCANI: cifra, ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente lo zero (c. non significativa) e i numeri dall’uno al nove (c. significative) secondo il sistema diffuso dagli Arabi (cioè 1, 2, 3, ecc.), detti perciò anche cifre arabe o arabiche (mentre i segni secondo l’uso romano: I, II, III, ecc. si chiamano più comunem. numeri romani). Frequenti nell’uso parlato e nel linguaggio giornalistico le espressioni un numero, o una somma, una spesa, un bigliettone, e sim., a due c., a tre c., ecc., per significare «superiore a 9, o inferiore a 100», e rispettivam. «superiore a 99 o inferiore a 1000», e così via; per es.: un’inflazione annua a due c.; un costo totale di oltre sei cifre.
Dalla enciclopedia TRECCANI:
RispondiEliminaCIFRA (fr. chiffre; sp. cifra; ted. Ziffer; ingl. figure). - Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei segni, in base alla loro origine, sono chiamati cifre arabiche, in contrapposto ai numeri romani; invece applicare a questi ultimi il nome di cifre è cosa del tutto impropria e contraria all'etimologia e al secolare uso storico del vocabolo (...). (Carlo Alfonso Nallino)