mercoledì 12 agosto 2015

Cifre: arabe o romane?

Nell'enciclopedia Treccani, a proposito delle date, Patrizia Petricola scrive:  «Il mese può essere scritto sia per esteso in caratteri alfabetici (secondo l’uso più frequente, e qui consigliato), sia in cifre arabe o romane (per le cifre romane, comunque poco usate, avremo le seguenti corrispondenze...».
Sarà bene ricordare che le "cifre" sono solo quelle arabe perché i nostri antenati romani adoperavano le lettere dell'alfabeto per indicare i numeri.


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La parola proposta da questo portale per "sopportare" il caldo infernale: carapigna.

9 commenti:

  1. In realtà diventa cifra ogni simbolo usato in un sistema di numerazione per indicare dei numeri, quindi anche le lettere dell'alfabeto romano, quando vengono usare per rappresentare numeri, diventano cifre.

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  2. Caro anonimo, come vede ho pubblicato il suo intervento. Sarebbe stato "più bello", però, se non si fosse nascosto...

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  3. Cortese dott. Raso,
    non concordo minimamente con l'anonimo: lei ha sempre ragione "a prescindere". Lo dico con cognizione di causa perché le sue "noterelle" mi hanno sempre fatto vincere le scommesse.
    Un sentito ossequio

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  4. Gentile Giovanni,
    credo sia il lettore di Brescia, la ringrazio per le sue belle parole, ma non sono infallibile, anch'io "toppo", eccome...
    Cordialmente

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  5. Le cifre sono segni, non necessariamente numeri (consultare vocabolari)

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  6. Cortese Massimo,
    vada su questo sito: http://www.tommaseobellini.it/#/items/313 e lo legga con la massima attenzione (le conviene fare il copincolla). Non sempre, comunque, ciò che dicono i vocabolari è "esatto".
    Cordialmente
    FR

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  7. Per Massimo. Se il sito non le si apre vada su "www.dizionario.org" e alla voce cerca digiti "cifera".

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  8. Sempre per il sig. Massimo
    Dal TRECCANI: cifra, ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente lo zero (c. non significativa) e i numeri dall’uno al nove (c. significative) secondo il sistema diffuso dagli Arabi (cioè 1, 2, 3, ecc.), detti perciò anche cifre arabe o arabiche (mentre i segni secondo l’uso romano: I, II, III, ecc. si chiamano più comunem. numeri romani). Frequenti nell’uso parlato e nel linguaggio giornalistico le espressioni un numero, o una somma, una spesa, un bigliettone, e sim., a due c., a tre c., ecc., per significare «superiore a 9, o inferiore a 100», e rispettivam. «superiore a 99 o inferiore a 1000», e così via; per es.: un’inflazione annua a due c.; un costo totale di oltre sei cifre.

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  9. Dalla enciclopedia TRECCANI:
    CIFRA (fr. chiffre; sp. cifra; ted. Ziffer; ingl. figure). - Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei segni, in base alla loro origine, sono chiamati cifre arabiche, in contrapposto ai numeri romani; invece applicare a questi ultimi il nome di cifre è cosa del tutto impropria e contraria all'etimologia e al secolare uso storico del vocabolo (...). (Carlo Alfonso Nallino)

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