giovedì 9 aprile 2015

Il "sesso" di eco: divergenze di opinioni (Treccani)


Abbiamo riscontrato una divergenza di "opinioni grammaticali", nel sito della Treccani, tra il vocabolario e l'enciclopedia, circa il "sesso" del sostantivo 'eco". Per l'enciclopedia, il predetto sostantivo nella forma singolare è femminile; per il vocabolario, invece, nel singolare è ambigenere.

 

Enciclopedia Treccani

La particolarità di questo sostantivo è che cambia di genere tra singolare e plurale.
• Il singolare del sostantivo eco, contrariamente a quel che la terminazione in -o potrebbe far pensare, è di genere femminile
L’evento ha avuto una vasta eco
L’iniziativa ha avuto un’eco notevole (con elisione)
• Il plurale, invece, è il maschile echi
Gli echi di guerra

 
Vocabolario Treccani

 
èco (ant. ècco) s. f. o m. [dal lat. echo, gr. ἠχώ] (pl. echi, unicamente masch.). – 1. a. Fenomeno acustico per il quale un suono, riflettendosi contro un ostacolo, torna a essere udito nel punto in cui è stato emesso, nettamente separato dal suono che lo ha provocato e tanto più distintamente avvertito quanto più l’ostacolo è distante (purché naturalmente non lo sia tanto da rendere il suono, per fenomeni di assorbimento, difficilmente percepibile); più genericam., tutto ciò che l..

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Chiariamolo subito: il predetto sostantivo, nel singolare, può essere tanto maschile quanto femminile: un eco lontano o un'eco lontana. Il maschile si spiega con la terminazione in "-o", tipica dei sostantivi maschili, appunto; il femminile è dato, invece, dalla provenienza mitologica del termine, come la spiega, magistralmente, Ottorino Pianigiani. Si veda anche qui.

 
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Nota d'uso (dal sito "Sapere.it")
 La parola eco, nonostante finisca per -o, è femminile, come le parole greca e latina da cui deriva; tuttavia talvolta viene usata al maschile e questo si spiega con il fatto che in italiano i nomi che finiscono per -o sono in maggioranza maschili; al plurale eco è quasi sempre maschile (gli echi).

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Siamo esterrefatti. Nella forma plurale il sostantivo in questione è sempre maschile, non "quasi sempre".

 

 

 

 

2 commenti:

  1. Egregio dott. Raso,
    mi chiamo Michele Grillo e seguo assiduamente il suo blog.Non sono mai intervenuto in dispute linguistiche e simili non ritenendomi sufficientemente preparato per farlo; ma adesso armatomi di coraggio eccomi qua a scriverle. La domanda riguarda l`uso del condizionale in un periodo del libro " L`isola di Arturo " di E. Morante. Cito testualmente: - Mi domandavo cio` ch` ella proverebbe allorche`, fra poco, passando di qua,s` imbatterebbe nel mio corpo-.

    Sarebbe altrettanto giusto usare il condizionale passato dei verbi "proverebbe " e "imbatterebbe"?
    La ringrazio in anticipo e mi complimento con lei per la sua sapienza linguistica.

    Michele Grillo

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  2. Sí, cortese Grillo,
    il condizionale passato sarebbe (più) corretto per esprimere il "futuro nel passato".
    Cordialmente
    FR

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