
Molto spesso siamo presi dal dubbio sulla preposizione da far seguire a “grazie”, interiezione che esprime riconoscenza, ringraziamento e simili: “di” o “per”? Non c’è differenza alcuna, si possono adoperare l’una o l’altra: grazie “di” avermi risposto; grazie “per” avermi risposto. Personalmente preferiamo la preposizione “per” perché riteniamo esprima meglio il motivo, la ragione del… ringraziamento (grazie “per”, cioè grazie “perché” mi hai risposto). Quest’interiezione viene anche usata per mettere in evidenza l’ovvietà di un’affermazione o il carattere retorico di una domanda: Giulio è arrivato prima di te. "Grazie", abita lí vicino! Si fa seguire dalla preposizione “a”, invece, quando “grazie” sta a significare “per merito di”, “per volontà di”, "con l'aiuto di": grazie “a” te sono stato assunto (vale a dire “per merito “ tuo, "con il tuo aiuto" sono stato assunto).
Ottimo chiarimento, gentile Dottor Raso.
RispondiEliminaVorrei ora porLe un quesito:
meglio "perdonami di averti disturbato" oppure "perdonami per averti disturbato"?
Grazie.
A mio avviso, cortese In.Somma, è meglio "per". Perché? "Per il motivo di averti disturbato".
RispondiEliminaHo sentito in un film la frase:Ringrazio mia moglie per amarmi.
RispondiEliminaÈ giusta questa frase?