tag:blogger.com,1999:blog-8874907731897480025.post6270232551372039992..comments2024-03-28T18:39:06.410+01:00Comments on Lo SciacquaLingua: Far la mamma di San PietroFausto Rasohttp://www.blogger.com/profile/08803191616661954000noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-8874907731897480025.post-61820862969267981112016-03-15T18:10:49.001+01:002016-03-15T18:10:49.001+01:00Caro anonimo,
un sostantivo "invariato" ...Caro anonimo,<br />un sostantivo "invariato" (generalmente sempre maschile e, quindi, con l'articolo maschile) non cambia di "sesso", il genere lo conserva e nel singolare e nella forma (invariata) plurale: Giovanni è il sosia di Pasquale; Maria è il sosia di Renata; Paolo e Mario sono i sosia di Carlo e Alberto; Giulia e Silvana sono i sosia di Maddalena e Carmelina. Giuseppe è un cerbero; Susanna è un cerbero (non UNA cerbero). Spero di essere stato esaustivo.<br />Con i migliori salutiFausto Rasohttps://www.blogger.com/profile/08803191616661954000noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8874907731897480025.post-37357148547713319832016-03-15T13:11:55.742+01:002016-03-15T13:11:55.742+01:00Avevo già letto il punto di vista di Aldo Gabriell...Avevo già letto il punto di vista di Aldo Gabrielli, sempre riesumato da lei, che per la sesta volta torna all'attacco con il sosia e le medesime parole.<br />Avevo chiesto quale regola grammaticale proibisce di dire la sosia, ma mi arrendo. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8874907731897480025.post-10005539103644889562016-03-15T01:25:23.736+01:002016-03-15T01:25:23.736+01:00Caro anonimo,
non li smentisco io (non sono nessun...Caro anonimo,<br />non li smentisco io (non sono nessuno), ma un grande della lingua, lo scomparso prof. Aldo Gabrielli:<br />«“Quante volte ho sentito frasi come queste: ‘Anna è la sosia di sua madre’, ‘Quell’attrice non è certo la sosia della Garbo’, parlando di due persone che si somigliano come due gocce d’acqua o non si somigliano affatto. E tutte le volte mi vien da dire: che erroraccio! Erroraccio perché? Ma perché sosia è un nome maschile, e maschio ha da restare, anche se da nome proprio una trasformazione l’ha già fatta diventando nome comune. Infatti questo Sosia, per chi non lo ricordasse, è il nome del servo di Anfitrione, nella famosa commedia di Plauto (…). Nella commedia plautina accade che un giorno Mercurio, mandato sulla terra da Giove, assumesse l’identico aspetto di Sosia, allo scopo di giocare alcune beffe diciamo piccanti all’infelice Anfitrione. Questo soggetto fu poi ripreso dal Molière nella commedia intitolata appunto ‘Amphitryon’, e il nome del servo, divenuto subito popolarissimo in Francia, da proprio si trasformò in comune, venendo a indicare persona somigliantissima a un’altra al punto da essere scambiata con questa. Noi riprendemmo il termine dal francese in questa accezione figurata verso la metà dell’Ottocento. Ma sempre come maschile, si capisce. Perciò dobbiamo dire ‘il sosia’, nel plurale ‘i sosia’, sia con riferimento a uomo sia con riferimento a donna. Non possiamo dare a Sosia una sorella dello stesso nome! Diremo quindi correttamente ‘Anna è il sosia di sua madre’, ‘Quell’attrice non è certo il sosia della Garbo’. Stona quel maschile accostato a un femminile? Ma stona forse dire ‘Anna è il ritratto, il doppione, il modello, lo stampo di sua madre? (…)”».Fausto Rasohttps://www.blogger.com/profile/08803191616661954000noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8874907731897480025.post-42144055568036420962016-03-15T00:07:13.202+01:002016-03-15T00:07:13.202+01:00Tant'è e tanto deve essere se la totalità dei ...Tant'è e tanto deve essere se la totalità dei più autorevoli vocabolari riconoscono il femminile la sosia. Sulla base di quale legge grammaticale si sente autorizzato a smentirli?Anonymousnoreply@blogger.com