sabato 9 luglio 2016

Far la melina

Gli appassionati del gioco del calcio conoscono benissimo questa locuzione riferita a una tattica adoperata per guadagnare tempo: tenere il pallone il piú a lungo possibile, senza "giocarlo" veramente al fine di mantenere invariato il risultato già conseguito. In senso figurato, per tanto, coloro che fanno melina tentano, in tutti i modi, di guadagnare tempo mandando le cose alla lunga sperando, poi, che si evolvano a loro favore. L'espressione deriva - sembra - da un particolare gioco di prestigio consistente nel far rimbalzare una pallina ("melina", diminutivo di mela nel senso di palla) e improvvisamente nasconderla. Colui  che attua il gioco fa, quindi, melina, vale a dire "nasconde" la pallina e guadagna tempo nei confronti degli astanti al fine di farla, poi, "riapparire" a suo piacimento.
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La parola che proponiamo ai cortesi lettori, "snobbata"  da tutti (?) i vocabolari dell'uso, è un verbo particolarmente sentito in questi giorni di caluria: aggiogliarsi. Verbo denominale che sta per "assopirsi", "presi dalla sonnolenza", "sentirsi spossati (per il caldo)". È tratto da "gioglio", antico nome del loglio (sembra che i semi del loglio uniti a quelli del grano provochino un effetto soporifero).
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Nei mesi di luglio e agosto questo portale potrebbe non essere "aggiornato" regolarmente.

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