venerdì 22 agosto 2014

Andare e venire "alla francese"

Facciamo nostre alcune considerazioni dell'insigne linguista Aldo Gabrielli sull'uso alla francese dei verbi "andare" e "venire", uso che, naturalmente, in buona lingua italiana è da evitare. Vediamo, dunque.
"Nei baracconi delle fiere i verbosi imbonitori hanno l'incarico di avvertire il gentile pubblico e l'inclita guarnigione di provvedersi subito del biglietto d'ingresso perché lo spettacolo 'va a incominciare'. E agli imbonitori tutto si perdona. Il guaio è che questo 'andare a incominciare' l'ho sentito in bocca di chi imbonitore non è. L'uso del verbo 'andare' in questo particolare significato (...) non è italiano ma schiettamente francese. I Francesi usano infatti 'aller' nel significato di 'essere sul punto di', e quindi dicono 'aller commencer', 'aller faire', 'aller dire', essere sul punto di incominciare, di fare, di dire. Noi però diciamo le stesse cose in modi diversi: 'stare per incominciare', o anche soltanto 'incominciare'; e analogamente, 'stare per dire', 'stare per fare una cosa', 'accingersi a dire, a fare', 'cominciare a fare, a dire'. Ogni lingua ha le sue leggi e bisogna rispettarle. Ma c'è di piú. Poiché ad 'andare' corrisponde anche il verbo contrario, 'venire', cosí giustamente i Francesi dicono 'venir de', seguito da un infinito, per dire che l'azione espressa all'infinto è appena terminata: 'venir de faire', 'venir de dire', avere appena fatto, avere appena detto. Ma quante volte abbiamo sentito frasi come queste: 'Vengo ora dal dirti', 'Venivamo dal fare una passeggiata'? Maniera davvero strana di parlare. L'italiano dice 'Ti ho appena detto', 'Ho appena finito di dirti', 'Avevamo appena fatto una passeggiata', 'Eravamo appena tornati da una passeggiata' ". 
Suggeriamo, per tanto, agli amici che amano il bel parlare e il bello scrivere di seguire i consigli dell'illustre linguista scomparso.

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