lunedì 10 marzo 2014

Io sorto e io sortisco non sono la stessa cosa


Due parole sul verbo "sortire", che può essere transitivo e intransitivo con significati diversi. Cominciamo con il dire che "sortire" nell'accezione di "uscire" è di uso prettamente regionale, da non adoperare, quindi, in uno scritto formale. E veniamo ai due significati del verbo adoperato in senso proprio. Quando sta per "avere in sorte", "conseguire", "ottenere" e simili è transitivo e si coniuga con l'infisso "-isc-" (io sortisco): l'impresa non ha sortito l'effetto sperato. Nel significato, invece, di "uscire in sorte", "essere sorteggiato" è intransitivo (ausiliare essere) e si coniuga normalmente (io sorto): i numeri 8 e 15 non sortono da una settimana; il terno non è sortito.

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