lunedì 28 ottobre 2013

«Taglio cesareo»

L’«antistupro grammaticale» è proprio allergico al suo inventore. Ecco altre due perle dopo il “se  ne si potesse”:
«Il  parto cesareo si chiama così perché si racconta che la prima a subirlo fu la madre di Giulio Cesare.
Questo magari potevi anche non saperlo, in fondo si tratta solo di una curiosità.
Se però mi scrivi “cesario”, il parto te lo faccio fare al contrario. Taglio cesareo incluso».
La madre di Giulio Cesare non ha nulla che vedere con il parto cesareo. Cesareo viene dal latino “caedere”, che significa tagliare (in questo tipo di parto si “taglia” una sezione dell’utero). Quanto a “taglio cesareo”, anche se di uso corrente, non è corretto perché come  abbiamo visto cesareo significa di per sé taglio. Dire, quindi, taglio cesareo è come dire “taglio taglio”.
Chi è interessato agli "Antistupri grammaticali" può cliccare qui.

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Alcuni amici hanno "accusato" il sottoscritto di essere caduto in una ripetizione là dove scrive «... si taglia una sezione dell'utero», sostenendo che sezione vale "incisione". È vero, sezione ha anche questo significato, ma nel caso specifico sta per "parte" (una sezione dell'utero, cioè una parte dell'utero).


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