domenica 8 gennaio 2012

«Entizzare»...



Questo verbo, pur non essendo attestato nei vocabolari, si trova in numerose pubblicazioni. Si clicchi sul collegamento in calce. Speriamo, però, che "non prenda piede" e non entri nella "coscienza linguistica" di qualche lessicografo "d'assalto". Non vorremmo, insomma, vederlo un giorno immortalato in qualche vocabolario. Perché? Perché, fa notare il linguista Luciano Satta, è un «brutto neologismo, e ha perduto anche quella carica d'ironia con la quale era nato, allorché si volle mettere in evidenza e criticare la propensione dei governi a togliere le imprese dalle mani dell'iniziativa privata per trasferirle nelle mani dello Stato».


http://www.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&hl=it&q=%22entizzare%22&btnG=

4 commenti:

In.Somma ha detto...

Gentile Dottor Raso,
i brutti neologismi, come "entizzare", sono sempre più diffusi: "relazionarsi", "vivacizzare", "privatizzare" e "statalizzare", tanto per fare soltanto alcuni esempi.
Sono segno, a mio avviso, di una sgradevole tendenza a sintetizzare (come avessimo fretta anche nell'esprimere un concetto). Se la capacità di sintesi è un pregio, la sua esasperazione porta inevitabilmente alla nascita di simili "ibridi linguistici" e al rischio che essi si diffondano.
Cordiali saluti

Fausto Raso ha detto...

Come si fa a non essere d'accordo con Lei?
Con simpatia

il puntiglioso ha detto...

Posso complimentarmi con In.Somma? Sempre preciso/a e "didattico/a" nei suoi commenti?

In.Somma ha detto...

Ringrazio il Dottor Raso per la manifestazione di simpatia (che ricambio volentieri) e il Signor "puntiglioso" per i complimenti.
Cordiali saluti