sabato 16 luglio 2011

Ma che lingua è?




Facciamo nostro questo bellissimo intervento di Gianni Pardo.


LA PITTRICE CIECA
Un articolo del “Corriere della Sera” (1) è intitolato “Scriviamo ancora italiano? Urge vocabolario”. E infatti il vocabolario avrebbe delle perplessità già per il sottotitolo: “Fra amnesie e sms la lingua evolve. In meglio?” Certamente non in meglio, è la risposta, dal momento che in buon italiano la lingua non evolve ma si evolve. Ma il meglio si trova nell’articolo, a firma di Maria Luisa Agnese. Questa signora fa pensare a un cieco che dia lezioni di pittura. Infatti gli errori sono tanti che è necessario riportarli sinteticamente.
“Ma come? io che ho sempre…”, con “io” minuscolo; dice che qual’é è sbagliato e dà come versione giusta qual é e non qual è; “il professore di italiano al ginnasio che era anche un poeta corresse…”: sarebbe stato necessario mettere l'inciso fra virgole, per non rendere poeta il ginnasio; il Devoto-Oli è definito bibbia “consolatoria dei miei dubbi”: i dubbi, piuttosto che consolarli, è meglio eliminarli; e a questo serve quell’eccellente dizionario; “ragazzini con penna dubbiosa”, altri con penna stilografica; “nessun numero di telefono a memoria neppure quelli dei parenti più stretti”: dietro “memoria” chi non avrebbe messo una virgola?; “ci siamo arresi a cerimonie di scrittura ultra semplificate”: cerimonie di scrittura?; “qualche giorno fa ero con il fotografo Giovanni Gastel per un’intervista, e ci siamo confortati a vicenda, di recente anche lui era stato assalito dal mio stesso dubbio proprio riguardo a superficie ed era rimasto altrettanto stupefatto della sua incertezza…”: uno stile che fa pensare a quello di un fante sardo della Prima Guerra Mondiale; e non si riportano altre frasi altrettanto bolse per non rendere questa nota troppo lunga; “Le vistose sgrammaticature si potevano perdonare ai sfortunati ragazzini napoletani”: ma si può perdonare a lei, che pubblica nel primo quotidiano d’Italia, il fatto che scriva “ai sfortunati”?Un paio di domande: è un articolo sulla lingua italiana o un articolo che reclama una traduzione in lingua italiana? È un articolo che insegna a scrivere o che insegna a non scrivere affatto, se non si è in grado di farlo?

4 commenti:

il puntiglioso ha detto...

Gentile dott. Raso,c'è da rimanere esterrefatti se si legge l'intero articolo. Il sig.Pardo ha evidenziato solo le cose più "eclatanti". Povera lingua nostra, sempre più vilipesa dalla stampa.

Annalisa ha detto...

Oh, grazie.
E' che sto facendo la raccolta degli strafalcioni dei giornalisti, e ogni tanto scrivo anche, protestando, ma nessuno fa una piega.
Vuole l'elenco di tutte le virgole che ho trovato tra soggetto e verbo? 0_0

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Ma il meglio si trova nell’articolo, a firma di Maria Luisa Agnese. Questa signora fa pensare a un cieco che dia lezioni di pittura.