domenica 31 luglio 2011

Grazie "di" o grazie "per"?


Molto spesso siamo presi dal dubbio sulla preposizione da far seguire a “grazie”, interiezione che esprime riconoscenza, ringraziamento e simili: “di” o “per”? Non c’è differenza alcuna, si possono adoperare l’una o l’altra: grazie “di” avermi risposto; grazie “per” avermi risposto. Personalmente preferiamo la preposizione “per” perché riteniamo esprima meglio il motivo, la ragione del… ringraziamento (grazie “per”, cioè grazie “perché” mi hai risposto). Quest’interiezione viene anche usata per mettere in evidenza l’ovvietà di un’affermazione o il carattere retorico di una domanda: Giulio è arrivato prima di te. "Grazie", abita lí vicino! Si fa seguire dalla preposizione “a”, invece, quando “grazie” sta a significare “per merito di”, “per volontà di”, "con l'aiuto di": grazie “a” te sono stato assunto (vale a dire “per merito “ tuo, "con il tuo aiuto" sono stato assunto).

2 commenti:

In.Somma ha detto...

Ottimo chiarimento, gentile Dottor Raso.
Vorrei ora porLe un quesito:
meglio "perdonami di averti disturbato" oppure "perdonami per averti disturbato"?
Grazie.

Fausto Raso ha detto...

A mio avviso, cortese In.Somma, è meglio "per". Perché? "Per il motivo di averti disturbato".