venerdì 1 luglio 2011

Dirottare...


Ancora un verbo che – a nostro modo di vedere – molte volte viene adoperato impropriamente se non in modo errato: dirottare. Il significato proprio del verbo è, come si può leggere nei vocabolari, «dirigere una nave o un aereo o un treno o una corriera per una rotta (o percorso) diversa da quella stabilita»: i terroristi hanno dirottato l’aereo. Spesso si usa in senso figurato o riferito a persone: il corteo dei manifestanti è stato dirottato verso un’altra piazza; ho dirottato i miei amici in casa di mio cugino; ho dirottato i sui gusti verso i miei. Frasi simili, a nostro avviso, in buona lingua italiana sono da evitare perché si fa un uso “distorto” del verbo in questione. In casi del genere ci sono altri verbi che fanno alla bisogna: mandare, suggerire, fare, prendere: ho mandato i miei amici in casa di mio cugino; ho fatto avvicinare i suoi gusti ai miei. Naturalmente molti linguisti – se dovessero imbattersi in queste noterelle – dissentiranno. Ma tant’è.

7 commenti:

il puntiglioso ha detto...

Gentile dott. Raso,
"dirotterò" tutti i miei amici verso il suo sito se vorranno apprendere il buon uso della lingua italiana.
Cordialmente

Ottavio P. ha detto...

Cortese professore,
mi sono imbattuto per caso nel suo sito: fantastico! L' ho messo subito tra i preferiti.
Un ossequio
Ottavio P.
Potenza

Anonimo ha detto...

Caro professor Raso, ma tutti i dizionari che ho controllato riportano anche un uso figurato del verbo: veda ad es. il TRECCANI on-line che scrive, "per estens., anche di altri veicoli e, fig., di persone"). Lo stesso fanno il De Mauro, lo Zingarelli e il Devoto-Oli. Come devo regolarmi quindi?

Fausto Raso ha detto...

Caro "Anonimo", ho esposto il mio punto di vista: si regoli come meglio crede.

Anonimo ha detto...

Ah, ho capito: lei quindi estende precetti e proscrizioni solo in base al suo punto di vista e al suo gusto.

Fausto Raso ha detto...

Secondo lei i linguisti "veri", carissimo anonimo, che cosa fanno?
Cordialmente

Anonimo ha detto...

Ha ragione, mio caro amico. Siamo circondati dai cattivi maestri! Sarebbe forse opportuno essere più consapevoli delle proprie scelte, senza ascoltare troppe voci contrastanti. Sarebbe opportuno tuttavia non ergersi a maestri in fatto di lingua. Lei che dice?