sabato 11 giugno 2011

«Cliccatore»


Gli amici che ci seguono da tempo sanno benissimo che ci stiamo battendo con tutte le forze per salvare la nostra lingua dalle “invasioni barbariche”. Basta sfogliare un qualsivoglia giornale per avere la prova provata della nostra amara “denuncia”. A questo proposito lanciamo un sondaggio tra i nostri fedeli lettori. Che cosa ne pensate se chiamassimo “cliccatore” quell’aggeggio del computiere che in inglese è denominato “mouse”? Ci auguriamo che il nostro appello non cada nel vuoto e attendiamo fiduciosi i vostri commenti.

9 commenti:

Vis ha detto...

Mi oppongo alle "invasioni".
"Mouse" tuttavia è parola dotata di icastico potenziale visivo, infatti richiama l'oggetto nella forma e con un po' di fantasia anche nella funzione: un topo che clicca, magari su un pezzo di formaggio informatico.
Simpaticamente.

maat ha detto...

Caro Dr. Raso
Comprendo benissimo che l’invasione di forestierismi, specialmente se sono inutili, sia da avversare ma non sono per un purismo ad oltranza. Il termine “mouse” ormai è entrato nel nostro lessico, è corto e “quasi” simpatico, giovanile e al passo coi tempi, al contrario “cliccatore” mi sa tanto di muffa e stantìo. Ovviamente è una opinione molto personale,
cordialmente
Ivana Palomba

Monmartre ha detto...

Buon giorno,
anch'io quando posso evito di utilizzare anglicismi (anche in ufficio utilizzo il termine "lettera" al posto di "e-mail" e "cartella" al posto di "directory"), ma "mouse" è orami acquisito. Se proprio, converrebbe utilizzare "topo": sul calco di francese, spagnolo, tedesco...

Cordiali Saluti

Monmartre

Francesca ha detto...

Tra l'altro da anni ormai i mouse hanno anche la rotella centrale per scorrere e quindi non servono solo a cliccare, quindi cliccatore potrebbe descrivere solo i mouse antidiluviani.
Sicuramente vanno evitati i forestierismi inutili se c'è già un equivalente italiano ma negli altri casi mi sembra un po' anacronistica questa guerra a oltranza contro l'evoluzione della lingua, specialmente se una parola come mouse è capita e usata dalla maggior parte dei parlanti senza possibilità di confusione.
Non dimentichiamoci che in tutte le lingue esistono i prestiti!

Guy ha detto...

posso dire la mia?...mouse e' termine acquisito cosi' come e-mail che non e' affatto una lettera...il problema e' un altro...cliccare esiste in italiano?...e conoscete il plurale di mouse?...io continuo a dire fans films bars e in questo caso utilizzerei il plurale corretto ovvero ...

Renato ha detto...

@Guy: in inglese il plurale di mouse è mice anche nel significato informatico ma in italiano i sostantivi stranieri rimangono invariati al plurale, quindi dovresti evitare di dire "i films", "i bars" perché non è corretto, come potrà confermare il tenutario di questo blog (spero qui si possa dire blog e non si debba ricorrere a qualche parola italiana come "diario in rete" o qualcosa del genere!).

Luigi Muzii ha detto...

Cartella? Calco? Tenutario? Plurali?
Caro Raso, stavolta ha aizzato una canizza intorno a un osso già spolpato. I suoi lettori, però, dovrebbero cercare di sapere perché e per chi oggi si ritrovano a usare "mouse" anziché topo (come i francesi usano souris, i tedeschi Maus, gli spagnoli ratón e via di seguito).
La sua proposta mi ricorda quella avanzata una ventina d'anni fa dal segretario generale dell'Unione Latina che proponeva, tra gli altri, di introdurre "logicale" al posto di software. Forse perché risiedeva in Francia e sebbene tra i primi contribuenti dell'UL vi fosse anche l'Italia, i più attivi erano gli sciovinisti discendenti di Vercingetorige.
Una leggenda metropolitana vuole che a proporre il prestito per mouse fosse un dirigente IBM che, in un'azienda in cui pure si traduceva tutto (printer, per intenderci, era tradotto stampatrice e server servente) riteneva che l'idea che al principale utente di un personal computer che si supponeva essere una segretaria si potesse chiedere di impugnare un topo fosse inaccettabile. Non ne parliamo di pulire la pallina...

In.Somma ha detto...

Gentile Dottor Raso,
non credevo che il vostro appello "mouse o cliccatore?" fosse un osso già spolpato.
Comunque apprezzo e condivido ogni battaglia portata avanti con passione per difendere la nostra lingua dai forestierismi, quando in essa troviamo un corrispondente altrettanto efficace.
Quanto a "cliccatore" non mi sembra una scelta interessante, tenendo anche conto di quanto ha scritto Francesca riguardo alle diverse funzioni del "mouse".
Buon lavoro, Dottor Raso, e grazie dell'ospitalità.

Luigi Muzii ha detto...

Segnalo, inoltre, un bellissimo articolo apparso circa un mese fa sul New Yorker proprio sulla nascita del mouse: http://www.newyorker.com/reporting/2011/05/16/110516fa_fact_gladwell.

Segnalo anche l'iniziativa del linguista Massimo Arcangeli per Agostini Associati: http://stopitanglese.it/