martedì 8 febbraio 2011

Sfagiolare


Cortese dott. Raso,
mio figlio (IV ginnasio) è stato redarguito dall’insegnate perché in un componimento ha scritto che “quell’opera non gli sfagiolava”, volendo dire che non gli piaceva. Il docente ha detto che è un modo di dire popolare, che in uno scritto non si può adoperare. Eppure io l’ho sempre sentito e detto. Mi piacerebbe conoscere il suo autorevole parere.
Grazie e cordialità
Tina F.
Isernia
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Cortese Tina, non posso assolutamente contraddire l’insegnante di suo figlio: ha ragione da vendere. Il verbo sfagiolare, di uso prettamente familiare, per non dire popolare, è inammissibile in uno scritto formale, soprattutto in un componimento scolastico. È interessante, forse, conoscere l’origine che, a mio avviso, è intuitiva. Viene, infatti, da fagiolo piú il prefisso “s-” con funzione, per lo piú, derivativa e significa “piacere”, “andare a genio”, “garbare” e simili. Probabilmente il verbo fa riferimento al fagiolo che un tempo si metteva nell’urna quando si voleva esprimere un voto favorevole. È un verbo intransitivo e nei tempi composti si coniuga con l’ausiliare essere. Bisogna dire però, per onestà, che il verbo è 'immortalato' in molti libri.

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