mercoledì 9 giugno 2010

"Diritto di" o "diritto a"?


Capita, molto spesso, di non sapere quale preposizione adoperare dopo il sostantivo “diritto” (http://www.etimo.it/?term=diritto ): “diritto a” o “diritto di”? Seguiamo il consiglio del linguista Luciano Satta.
Il sostantivo si costruisce preferibilmente cosí: “diritto a” in presenza di un sostantivo se vi è la preposizione articolata (diritto alla retribuzione) o l’articolo indeterminato (diritto a una retribuzione) o l’aggettivo indefinito (diritto a qualche retribuzione); “diritto di” ancora in presenza di un sostantivo, se non vi è articolo (diritto di sciopero) o in presenza di un verbo all’infinito (diritto di scioperare). È superfluo dire che se il verbo dipendente è di modo finito si usa la congiunzione “che”, con il verbo al congiuntivo (il diritto che si sappia la verità).

4 commenti:

Angela Ferioli ha detto...

GRAZIE! Molto utile :0)

mau ha detto...

E la prima volta che mi imbatto nel sito e mi è stato molto utile - Grazie! Licia

lenaanelin ha detto...

Buongiorno. Ho letto la spiegazione sull'uso delle preposizioni. Grazie
Ma voglio fare una domanda:
il diritto dei figli, che spesso viene offuscato dalla visione autocentrata degli adulti che ad ogni costo vogliono un diritto ad avere figli, con ogni mezzo e ad ogni costo. (da. Unioni Civili: Diritto di un figlio o Diritto ad un figlio?, che ho trovato sul web)
Come si spiega: vogliono un diritto AD avere figli, e non DI
Grazie

Fausto Raso ha detto...

Gentile Elena,
stando al "consiglio" di Luciano Satta, non c'è dubbio: "diritto di" avere un figlio.
Cordialmente
FR